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Covid, appello Lincei e pediatri: "Non rinviare vaccini a bimbi 5 -11 anni"

Documento comune contro la disinformazione scientifica: "Negli Usa l'infezione è considerata una delle prime 10 cause di morte in età pediatrica"

Covid, appello Lincei e pediatri:
04 marzo 2022 | 14.46
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Appello dell'Accademia dei Lincei e della Societa italiana di pediatria che, in un documento comune, esortano a non rinviare i vaccini anti Covid-19 ai bimbi fra i 5 e gli 11 anni. La Commissione Salute dell’Accademia Nazionale dei Lincei e la Società Italiana di Pediatria hanno redatto e diffuso un documento congiunto in cui sottolineano l’importanza della vaccinazione Covid-19 per i bambini tra 5 e 11 anni e stigmatizzano la diffusione di false informazioni sul rapporto rischi-benefici. "Considerato che l’infezione da Sars-Cov2 persisterà per anni è importante che oggi tutti i bambini vengano vaccinati" è l’appello lanciato dalle due Istituzioni scientifiche anche alla luce dei dati sulla copertura vaccinale in questa fascia di età (solo il 30% ha completato il ciclo vaccinale e solo il 37% ha fatto la prima dose).

Il documento afferma che "in questo momento molti genitori non si rendono conto dei rischi della malattia grave e delle complicanze del Covid-19 e per questo sono riluttanti a vaccinare i propri figli, ma in base alle evidenze scientifiche oggi disponibili va raccomandata la scelta di vaccinare i bambini senza rimandarla". Il testo si sofferma "sugli effetti negativi della disinformazione" messa in atto da persone prive di conoscenza scientifiche che possono favorire la diffusione della pandemia. Di contro "da parte degli scienziati è importante fornire oggi informazioni corrette in modo da contrastare quelle false. A tal fine il ruolo più importante, per i bambini di 5-11 anni, è quello dei pediatri che possono fornire risposte alle domande e ai dubbi posti dai genitori" si legge nel documento.

La Società Italiana di pediatria e la Commissione Salute dell’Accademia dei Lincei ricordano che "sebbene l’infezione in età pediatrica si presenti con una sintomatologia ridotta, anche i bambini possono sviluppare forme gravi o andare incontro a possibili complicanze del Covid-19 come la Sindrome infiammatoria multi-sistemica (Mis-C) e il Long Covid. Negli Usa l’infezione da Covid-19 al momento è considerata una delle prime 10 cause di morte in età pediatrica". In Italia l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità ha documentato, dall’inizio della pandemia da SarsCov-2 al 16 febbraio 2022, ben 1.441.373 casi nella fascia inferiore ai 12 anni, 9.308 ricoveri in reparti ordinari, 176 in terapia intensiva con 26 decessi. Di contro, si legge nel documento, la sicurezza del vaccino è stata rilevata negli studi clinici che hanno portato alla sua approvazione da parte delle Agenzie Regolatorie e soprattutto è stata ampiamente confermata da un Report Usa che fa riferimento ai dati relativi a circa 9 milioni di bambini a cui è stata somministrata la vaccinazione Covid-19. Analoghi risultati sono appena stati pubblicati nel Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid-19 dell’Aifa.

Il documento sottolinea che, in parallelo alla vaccinazione dei bambini, è assai importante promuovere azioni di sensibilizzazione e di educazione dei genitori, con attivazione nella scuola di specifiche iniziative che mettano in evidenza l’importanza delle vaccinazioni non solo per la protezione dell’individuo ma anche per una tutela solidale della collettività. Infatti, oltre ad assicurare una protezione individuale contro le forme gravi di Covid-19, la vaccinazione contribuisce alla riduzione della circolazione del virus e alla possibile comparsa di varianti più aggressive delle attuali.

"La sede migliore per vaccinare i bambini potrebbe essere la scuola" prosegue il documento. "Per loro, infatti, dopo la propria casa la scuola rappresenta la sede più familiare, e i genitori esitanti potrebbero convincersi a far vaccinare il proprio figlio dopo aver visto che i compagni di classe, una volta vaccinati, non hanno presentato alcun problema" aggiungono gli esperti dei Lincei e dell'Associazione di pediatria. "Questo lavoro della Commissione Salute - sottolinea Roberto Antonelli, presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei - conferma il costante impegno dell’Accademia al fianco dei cittadini e delle istituzioni con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del Paese attraverso la cultura e la ricerca scientifica".

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