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Corteo Pisa, Procura apre fascicolo: acquisiti video e consegnata informativa Digos

Al momento il procedimento sarebbe contro ignoti e per ora senza ipotesi di reato

Polizia (Fotogramma)
Polizia (Fotogramma)
25 febbraio 2024 | 18.41
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La Procura di Pisa, retta dal procuratore facente funzioni Giovanni Porpora, ha aperto un fascicolo sugli incidenti accaduti venerdì scorso durante il corteo degli studenti pro Palestina. Al momento il procedimento sarebbe contro ignoti e per ora senza ipotesi di reato. L'indagine sulle cariche della polizia è stata affidata ai carabinieri, partendo dall'esame dei video circolati sui social che mostrano agenti che colpiscono ragazzi con i manganelli.

Nel fascicolo sarebbero state già acquisite le riprese video realizzate dalla Digos, che avrebbe consegnato anche una prima informativa sull'accaduto. Oltre ad avere indicato i nomi del funzionario che coordinava il servizio, del personale della questura impiegato e di ogni agente del reparto mobile presente in piazza, la Questura avrebbe fornito anche un elenco di nomi di manifestanti, identificati nel corso della manifestazione.

Cgil, Cisl e Uil Pisa: "Questore ha ammesso problema di gestione della piazza"

Cgil, Cisl e Uil di Pisa, che ieri hanno incontrato il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri e della Finanza e il Sindaco di Pisa, spiegano in una nota: "Il Prefetto ha affermato che non è stata data nessuna indicazione particolare per reprimere con la forza e i manganelli le manifestazioni in generale e nello specifico quelle pro Palestina. Ha inoltre precisato che tutte le responsabilità, anche penali, saranno accertate nel più breve tempo possibile da parte delle autorità competenti che hanno acquisito tutta la documentazione necessaria. Il Questore ha ammesso un problema di gestione della piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, a suo avviso causato dal fatto che non erano chiari gli obiettivi del corteo".

I sindacati "hanno ribadito la loro ferma condanna rispetto all’utilizzo della forza e della violenza per reprimere una manifestazione pacifica di studenti e studentesse, molti dei quali minorenni, e richiesto che si faccia rapidamente chiarezza e siano individuate le responsabilità". Cgil, Cisl e Uil "hanno inoltre manifestato preoccupazione per il clima che si è venuto a creare nella città di Pisa, che da anni vede svolgersi numerose manifestazioni che mai sono sfociate nell’utilizzo della repressione violenta da parte delle forze dell’ordine. Pertanto chiedono che la libertà di manifestare pacificamente nelle piazze e nelle strade di Pisa torni ad essere un diritto di tutti e tutte, in particolare di giovani studenti e studentesse, perché come ha affermato il Presidente della Repubblica 'i manganelli contro i ragazzi esprimono un fallimento'".

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