Nelle abitazioni si lavora per tornare alla normalità
Case allagate, acqua alta 2 metri in salotto. A Cesena si contano i danni nelle abitazioni dopo l'alluvione che ha lasciato un mare di fango. La cassettiera comprata appena sposati, il materasso e i cuscini bianchi del divano. Le piante, i documenti, la cucina fatta su misura. Le foto, i libri, il pallone che un gruppo di ragazzini prova a far rimbalzare sul fiume di fango. E poi le bici, i vestiti, un phon, un tavolino. È un inventario infinito di oggetti ormai mangiati dal fango. Qualcuno ha appeso un Tricolore, infangato pure quello. Nelle vie a ridosso del Savio la gente spala melma con un occhio al cielo. Intanto invoca l'esercito. "Sarebbe dovuto esser qui ieri mattina”, dice un uomo all'Adnkronos - e maledice l'inerzia di chi avrebbe avuto il dovere e il potere di scongiurare una tragedia simile.
Come Giuseppe Boccia, titolare della 'Multiservizi Led' dove l'acqua ha ricoperto l'intero piano seminterrato e che all'Adnkronos spiega: "Ci siamo allagati per colpa dell'incuria, perché il fiume non è stato pulito e ha esondato. Adesso non so cosa faremo, mai mi sarei aspettato una cosa del genere". "Lo Stato ci aiuti - dice un anziano la cui casa, in via ex tiro a segno - è completamente inagibile - L'inquilina dell'appartamento accanto al mio mi sta ospitando, ma l'acqua ha raggiunto i due metri di altezza. Non ho più nulla, il fango ha superato porte e finestre infilandosi ovunque, perfino nel freezer".
(dall'inviata Silvia Mancinelli)