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Alfredo Cospito, udienza Cassazione anticipata al 7 marzo

L'anarchico al 41 bis e in sciopero della fame da tre mesi nel carcere di Sassari. Garante detenuti: "Urgente trasferimento in struttura idonea"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
27 gennaio 2023 | 12.29
LETTURA: 2 minuti

È stata anticipata al 7 marzo l'udienza in Cassazione sul ricorso presentato dalla difesa di Alfredo Cospito, l'anarchico al 41 bis e in sciopero della fame da tre mesi nel carcere di Sassari. Lo rende noto il difensore di Cospito, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, che aveva depositato un’istanza per chiedere di anticipare l’udienza a causa delle condizioni di salute dell’anarchico.

Al vaglio dei supremi giudici il ricorso contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha respinto un reclamo contro l’applicazione del carcere duro per 4 anni. Inizialmente l’udienza in Cassazione era stata fissata per il 20 aprile.

GARANTE DETENUTI: "URGENTE TRASFERIMENTO IN STRUTTURA IDONEA" - In questi mesi il Garante nazionale ha seguito con attenzione la vicenda di Cospito, anche effettuando due visite. Lo ha fatto in maniera continua e costante, fa sapere in una nota l'Autorità, evitando tuttavia di prendere posizioni pubbliche, se non per informare sulle condizioni di salute di Cospito e sulle proprie preoccupazioni per una situazione in progressivo deterioramento.

Oggi, anche a seguito di notizie circa un aggravamento del suo stato di salute, il Garante nazionale decide di rompere il silenzio per chiedere, questa volta pubblicamente, che Alfredo Cospito sia trasferito con urgenza in una struttura in grado di garantire un immediato intervento di carattere sanitario in caso di situazioni di acuzie, rischio, peraltro, elevato dato il forte stress a cui è sottoposto da mesi il suo organismo. Il carcere di Sassari, infatti, non è dotato di un centro clinico interno e nel territorio limitrofo non vi sono strutture sanitarie in grado di assicurare eventuali interventi urgenti con la dovuta sicurezza.

Il Garante nazionale ricorda che la tutela della salute di chi è nella disponibilità dello Stato, in quanto privato della libertà personale, è responsabilità dell’Amministrazione che lo ha in carico e ritiene che un trasferimento di Alfredo Cospito non sia più procrastinabile. Il Garante nazionale auspica inoltre, nel pieno rispetto delle Istituzioni che si stanno occupando della vicenda, che si arrivi in tempi rapidi a una soluzione che permetta che sia posto fine allo sciopero della fame che prosegue ormai ininterrotto da cento giorni.

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