Il presidente dell’Osservatorio permanente sull'aborto (Opa) e docente dell’università di Firenze a margine della presentazione del II Rapporto sui costi e sugli effetti sulla salute della legge 194
“Noi abbiamo quantificato gli oneri finanziari dell’applicazione della legge 194, che nel 2020 è costata circa 60 milioni di euro. Se capitalizziamo tutti i soldi che lo Stato italiano ha speso nei 42 anni di implementazione della legge in un’unica cifra, in totale abbiamo speso circa 12 miliardi di euro”. Lo ha detto Benedetto Rocchi, presidente dell’Osservatorio permanente sull'aborto (Opa) e docente dell’università di Firenze, a margine della presentazione del II Rapporto sui costi e sugli effetti sulla salute della legge 194, che prevede l'interruzione volontaria di gravidanza effettuata con metodo chirurgico, o con metodo farmacologico, entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari, presentato oggi dall'Opa nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Senato.
“La cifra spesa in un anno può sembrare non importante rispetto al budget della sanità - spiega Rocchi - ma consideriamo questo: quei 60 milioni di euro sarebbero bastati a colmare la povertà sanitaria di 100.000 persone sotto la soglia di povertà rispetto alla media nazionale, quindi, in realtà, è una cifra importante”. Stando alle rilevazioni degli ultimi anni, conclude, "è aumentato il costo per le complicazioni, che nell'ultimo anno ha raggiunto e superato i 5,5 milioni di euro, il che rappresenta circa il 9% della spesa totale per la legge”.