Incontro con Saied. La presidente della Commissione Ue: "Pronti a mobilitare fino a 900 milioni". Le parole del presidente tunisino prima del vertice: "Non possiamo fare la guardia per altri Stati di fronte al flusso dei migranti".
E' terminato a Cartagine, in Tunisia, l'incontro della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del primo ministro olandese Mark Rutte con il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied. In mattinata von der Leyen, Meloni e Rutte hanno incontrato il primo ministro Najla Bouden.
E' la seconda visita di Meloni in Tunisia in pochi giorni, a conferma della centralità del dossier tunisino, alle porte dell'estate. Al centro dei colloqui la cooperazione bilaterale tra Ue e Tunisia, con la Commissione Europea che è pronta ad erogare un pacchetto di assistenza macrofinanziaria che il commissario all'Economia Paolo Gentiloni ha quantificato in 900 milioni di euro, aiuti che però non si potranno sbloccare se Tunisi non troverà prima un accordo con il Fondo Monetario Internazionale. La Tunisia è un Paese fondamentale, insieme alla Libia, per il controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo Centrale.
Von der Leyen e Rutte sono arrivati insieme in aereo a Tunisi, si vede nelle immagini della visita diffuse dai servizi audiovisivi della Commissione Europea, per poi recarsi all'incontro con la premier tunisina Najla Bouden. Al palazzo presidenziale di Cartagine, ad una quindicina di chilometri da Tunisi, i tre leader europei sono arrivati separatamente, prima von der Leyen, poi Meloni e infine Rutte, tutti accolti nel cortile dal presidente tunisino Saied.
Il presidente tunisino Kais Saied ha affermato intanto che il suo Paese non può fare la guardia per altri stati di fronte al flusso dei migranti. "Non possiamo svolgere il ruolo rivelato da alcuni e nascosto da altri di fare la guardia per altri paesi", ha detto Saied durante una vista ieri a Sfax, secondo un video diffuso oggi dalla presidenza tunisina. I migranti, ha aggiunto, "sono sfortunatamente vittime di un sistema mondiale che non li tratta come esseri umani, ma come dati".
L'Ue intende "ripristinare il Consiglio di associazione" tra Ue e Tunisia e l'Alto Rappresentante Josep Borrell "è pronto ad organizzare il prossimo incontro entro la fine dell'anno", sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine dell'incontro.
I colloqui di oggi con il presidente tunisino Kais Saied sono stati "buoni" e le "difficoltà" nelle relazioni bilaterali si possono "superare", dice.
"Siamo qui come Team Europa - afferma von der Leyen - vogliamo segnare una tappa importante nel rapporto tra la Tunisia e l'Unione Europea. La Tunisia è un partner che stimiamo molto, come dimostrato dal fatto che noi tre siamo qui insieme a Tunisi, dalla gentile ospitalità che abbiamo ricevuto e dai buoni colloqui con il presidente Kais Saied".
Con la Tunisia, prosegue, "condividiamo molto più della vicinanza geografica, condividiamo una storia. Dal 2011 l'Unione Europea sostiene il cammino democratico della Tunisia. È una strada lunga, a volte difficile. Ma queste difficoltà possono essere superate", spiega.
La presidente della Commissione Europea annuncia quindi che l'esecutivo comunitario è pronto ad aiutare la Tunisia con un pacchetto basato su cinque pilastri, il principale dei quali è costituito da aiuti finanziari per oltre un miliardo di euro. "E' interesse comune - dice la presidente - rafforzare le nostre relazioni e investire nella stabilità e nella prosperità. Questo è il motivo per cui siamo qui, ed è per questo che stiamo lavorando con la Tunisia su un pacchetto globale, che si basa su cinque pilastri".
"Il primo - continua von der Leyen - è lo sviluppo economico. Sosterremo la Tunisia, per rafforzarne l'economia. La Commissione Europea sta valutando un'assistenza macrofinanziaria, non appena sarà trovato l'accordo necessario. Siamo pronti a mobilitare fino a 900 milioni di euro per questo scopo. E, come passo immediato, potremmo fornire altri 150 milioni di euro di sostegno al bilancio".
"Il secondo pilastro - continua von der Leyen - sono gli investimenti e il commercio. L'Ue è il principale investitore straniero e partner commerciale della Tunisia. E noi proponiamo di andare oltre: vorremmo modernizzare il nostro attuale accordo commerciale. C'è molto potenziale per creare posti di lavoro e stimolare la crescita qui in Tunisia. Un focus importante per i nostri investimenti è il settore digitale. Abbiamo già una buona base. Il nostro progetto di punta, il cavo sottomarino Medusa, collegherà le due sponde del Mediterraneo. Il cavo Medusa sta portando la banda larga ad alta velocità nella regione, un vero e proprio ponte digitale, che entro il 2025 collegherà 11 Paesi del Mediterraneo. Insieme alla Banca Europea per gli Investimenti, stiamo investendo 150 milioni di euro in questo progetto".
La Commissione Europea sta lavorando ad un memorandum di intesa con la Tunisia nelle energie rinnovabili, campo nel quale il Paese nordafricano ha un potenziale "enorme", mentre l'Ue ne ha sempre più bisogno, per alimentare il processo di elettrificazione e decarbonizzazione della sua economia, spiega la presidente. L'energia è "il terzo pilastro" del piano in cinque punti che von der Leyen ha delineato al termine della riunione.
Nei rapporti bilaterali tra Ue e Tunisia, dice von der Leyen, "la più grande area di investimenti che vediamo è l'energia. Questo è il nostro terzo pilastro. L'energia è un'area vantaggiosa per tutti. La Tunisia sta cercando di sfruttare il suo enorme potenziale per le energie rinnovabili. E l'Unione Europea ha bisogno di fornitori affidabili di energia pulita, mentre stiamo elettrificando tutta la nostra economia. Pertanto, dobbiamo investire nelle nostre infrastrutture, in modo che la Tunisia possa esportare energia pulita in Europa".
"Una tappa importante - prosegue - è l'interconnessione Elmed, un cavo elettrico sottomarino che collega la Tunisia all'Italia. L'Unione Europea sta investendo più di 300 milioni di euro nell'interconnessione Elmed. In autunno, proponiamo di organizzare insieme un forum sugli investimenti per portare maggiori investimenti privati nel settore delle rinnovabili in Tunisia, compreso l'idrogeno. Per mettere tutto questo in una tabella di marcia comune, stiamo lavorando a un protocollo d'intesa sulle rinnovabili con la Tunisia", afferma.
Quest'anno l'Ue "fornirà alla Tunisia 100 milioni di euro per la gestione delle frontiere, ma anche per la ricerca e il soccorso, la lotta ai trafficanti e il rimpatrio", annuncia ancora la presidente. Il controllo dei flussi migratori è il quarto pilastro del programma che von der Leyen ha delineato per i rapporti bilaterali tra Ue e Tunisia.
L'obiettivo del piano, dice von der Leyen, "è sostenere una politica migratoria olistica radicata nel rispetto dei diritti umani. Entrambi abbiamo interesse a spezzare il cinico modello di business dei trafficanti di esseri umani. È orribile vedere come mettono deliberatamente a rischio vite umane, a scopo di lucro. Lavoreremo insieme su un partenariato operativo contro il traffico di esseri umani e sosterremo la Tunisia nella gestione delle frontiere".
"Concordo pienamente con quanto detto da Von der Leyen, che voglio ringraziare per il suo instancabile lavoro, sono passati solo cinque giorni dal mio viaggio in Tunisia e siamo riusciti ad ottenere un importante risultato oggi, anche frutto del lavoro diplomatico del governo italiano". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo l'incontro a Tunisi. "Siamo contenti - ha aggiunto - di queta dichiarazione congiunta firmata tra Ue e Tunisia, è un passo importante verso la creazione di un vero e proprio partenariato con la Ue che possa affrontare in modo integrato tanto la crisi migratoria che lo sviluppo delle sponde del Mediterraneo".
"Abbiamo una importante finestra di opportunità, da qui alla fine del mese, data nella quale si svolgerà il consiglio Ue, per arrivare in quella data con un memorandum già siglato tra l'Unione e la Tunisia", ha detto ancora.
Nei colloqui di oggi in Tunisia con la premier Najla Bouden e con il presidente Kais Saied "abbiamo discusso di un pacchetto complessivo" di aiuti e collaborazione, al quale "lavoreremo nelle prossime settimane, in vista del Consiglio Europeo di fine mese. La porta è aperta: riconosciamo tutti l'opportunità di alimentare le relazioni tra Ue e Tunisia. Ho trovato questi colloqui eccellenti: c'è molto lavoro da fare, ma spero davvero che raggiungeremo i nostri obiettivi su tutte le questioni alle quali stiamo lavorando insieme". Lo dice il primo ministro olandese Mark Rutte. L'incontro con Saied, continua Rutte, è stato "molto positivo", perché "abbiamo concordato di discutere di molte questioni nelle prossime settimane e di attuare tutti i piani che abbiamo. In via bilaterale, ho menzionato al presidente Saied che l'Olanda manderà una missione economica il prima possibile in Tunisia, per discutere di energia, agricoltura, gestione delle acque e, naturalmente, di turismo". "Lavoriamo naturalmente - prosegue - anche sulle migrazioni: abbiamo fatto alcuni accordi eccellenti su questo e lavoreremo per spezzare il modello di business dei trafficanti, che è al momento una delle questioni più importanti che abbiamo di fronte. Sono molto lieto dell'accordo trovato a Lussemburgo tra i 27 Stati membri" su due regolamenti chiave del patto Ue su migrazioni e asilo, ma anche "le discussioni con la Tunisia sono importanti e sono d'accordo con Ursula von der Leyen, che tutto questo verrà fatto in pieno accordo e cooperazione, ma anche nel pieno rispetto dei diritti umani", conclude.