La call con Zelensky dopo il G7 di ieri. Metsola: "Futuro Europa legato a Kiev"
L'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea verrà deciso entro giugno. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha parlato oggi via call con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il G7 di ieri, della richiesta di adesione all'Ue presentata dal suo Paese e attende di "ricevere le risposte al questionario per l'adesione. La Commissione - informa via social - punta a dare la sua opinione nel prossimo giugno".
Il tentativo della Russia di "ridisegnare le carte geografiche" e di "riscrivere le pagine più tragiche della nostra storia - sottolinea poi von der Leyen intervenendo alla seduta finale della Conferenza sul Futuro dell'Europa a Strasburgo - ci ricorda i pericoli" che comporta "vivere in un perpetuo presente, pensando che le cose non potranno mai essere diverse, che non ci può essere un modo migliore di fare le cose. O, peggio ancora, che le cose non cambieranno se noi non cambiamo. E' sbagliato: stare fermi significa andare indietro".
Oltre a recepire diverse proposte fatte dalla Conferenza sul Futuro dell'Europa già "nel prossimo settembre" nel prossimo discorso sullo Stato dell'Unione, scandisce la presidente, "bisogna andare oltre. Ho sempre detto che votare all'unanimità in alcuni campi non ha più senso, se vogliamo muoverci più rapidamente. I punti che ci avete indicato sono dove volete che l'Europa vada. Sta ora a noi indicare la via più diretta per arrivarci: usando tutti i limiti di ciò che possiamo fare e, sì, cambiando i trattati quando ce n'è bisogno", afferma.
L'Europa "è un sogno nato dalla tragedia. Ma questo sogno splende non solo qui, in questo luogo storico, ma anche nei cuori e nelle menti delle persone che vivono a Kiev, a Kharkiv, a Odessa, a Mariupol e a Mikolaiv. Brilla ancora di più nel coraggio delle famiglie e dei giovani rifugiati nei bunker e nei seminterrati".
"Lo abbiamo visto - continua von der Leyen - nell'immagine di Linda, una giovane madre, che ha parlato del futuro in questo Emiciclo tenendo il suo bimbo, nato a metà della Conferenza. E' questa l'immagine che voglio celebrare il 9 maggio. Un'immagine molto più potente di qualsiasi parata militare che va su e giù per le strade di Mosca mentre parliamo. Un'immagine che ci ricorda di non dare mai per scontata l'Europa e quello che significa", conclude.
A ribadire la volontà inclusiva dell'Europa verso l'Ucraina è anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. "Mentre parliamo, l'Ucraina è ancora sottoposta ad un'invasione. Le bombe uccidono ancora in modo indiscriminato - ha scandito a Strasburgo - . Le donne vengono tuttora stuprate. Milioni sono fuggiti e altri lo faranno. Milioni di europei che sono stati costretti a passare mezzo secolo dietro la Cortina di ferro vi diranno che non c'è alternativa all'Europa: il futuro dell'Europa è legato al futuro dell'Ucraina".