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Ucraina, l'ascesa in Russia del siloviki Kurenkov

Vladimir Putin nomina il nuovo ministro delle Emergenze nel Consiglio di sicurezza che oggi ha presieduto in assenza del direttore dell'Fsb, dell'Svr e della Presidente del Consiglio della Federazione

(dal sito del Cremlino)
(dal sito del Cremlino)
30 maggio 2022 | 18.19
LETTURA: 2 minuti

Il Presidente russo Vladimir Putin ha aggiunto oggi, per decreto, il nuovo ministro delle Emergenze Aleksandr Kurenkov nel Consiglio di sicurezza. L'ex agente dell'Fsb, approdato poi all'Fso, il Servizio di protezione federale (del Presidente) e infine vice direttore della Guardia nazionale Kurenkov, definito da Putin "un dirigente diligente in grado di immergersi nel lavoro", è stato nominato ministro solo la scorsa settimana.

Nato a Mosca nel 1972, laureato all'Accademia statale di educazione fisica e all'Istituto di psicologia e di scienze sociali, nel 1999 Kurenkov entra nei servizi di sicurezza, riassume l'agenzia Tass. Dal 1999 al 2002 ha lavorato "con vari incarichi" all'Fsb, per poi passare nell'Fso - l'agenzia da cui proviene l'attuale comandante della Guardia nazionale, Viktor Zolotov- dove è rimasto fino al 2021, quando è stato nominato vice direttore della Rosgvardia con il grado di maggior generale. Nel 2015 è stato insignito dell'Ordine per il merito alla Patria.

Kurenkov sostituisce Evgheny Zinichev, morto a 55 anni lo scorso settembre in una cascata nella riserva naturale di Putorana, nella regione di Norilsk, in un incidente che aveva dato adito a numerose speculazioni.

L'allora ministro, anche lui proveniente dalle fila dell'Fso, ex governatore di Kaliningrad ed ex vice direttore dell'Fsb, considerato molto vicino a Putin, era caduto in un precipizio nel tentativo di soccorrere il regista, Aleksandr Melnik, scivolato su una roccia bagnata. Da allora, ministro facente funzione è il vice ministro Aleksandr Chupriyan. L'attuale ministro della Difesa, Sergei Shoigu, è stato ministro delle Emergenze dalla creazione del ministero, nel 1991, al 2012.

Putin oggi aveva presieduto, in collegamento video, una riunione dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza per discutere, ha precisato il Presidente russo all'inizio dell'incontro, "questioni legate fra loro, vale a dire temi di politica estera e per la salvaguardia della sicurezza russa".

Hanno partecipato alla riunione il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, che ha presentato una relazione, il Premier Mikhail Mishustin, il Presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, il vice Presidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev, il capo dell'amministrazione presidenziale, Anton Vaino, il segretario del Consiglio di sicurezza, Nikolai Patrushev, il ministro degli Interni, Vladimir Kolokoltsev, il ministro della Difesa, Sergey Shoigu, e l'inviato del Cremlino per la protezione dell'ambiente, Sergey Ivanov.

Nell'elenco delle presenze diffuso dalla Tass, non compaiono il direttore dell'Fsb Aleksandr Bortnikov, il direttore dei servizi di sicurezza estera, Sergei Naryshkin, e la Presidente del Consiglio della Federazione, Valentina Matvyenko, membri permanenti del Consiglio. Il capo di stato maggiore delle forze russe, Valeri Gerasimov, anche lui non incluso nell'elenco dei partecipanti alla riunione di oggi, è un membro non permanente del Consiglio.

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