"In alcune aree della linea di contatto tra gli eserciti, il nemico non è stato in grado di resistere alla pressione"
La controffensiva dell'esercito ucraino a Bakhmut ha portato in alcune aree alla ritirata di due chilometri delle truppe russe. Lo ha comunicato sul suo account Telegram il comandante delle forze di terra di Kiev Oleksandr Syrskyi, citato da Ukrainska Pravda.
"Grazie alla nostra difesa ben ponderata sul fronte di Bakhmut, stiamo ottenendo risultati dalle azioni delle nostre unità. Stiamo conducendo efficaci contrattacchi. In alcune aree della linea di contatto tra gli eserciti, il nemico non è stato in grado di resistere alla pressione dei militari ucraini e si è ritirato di circa due chilometri", ha scritto il comandante.
"Le nostre forze di difesa tengono saldamente il fronte e impediscono al nemico di avanzare. La battaglia per Bakhmut continua. Come disse Carl von Clausewitz: 'La guerra si combatte per la vittoria. Questo è tutto.'", ha sottolineato Syrskyi, secondo cui sono state fondamentali le operazioni condotte dalla difesa di Kiev, che hanno esaurito le forze dei mercenari Wagner, costretti su alcuni fronti a cedere le loro posizioni alle unità meno addestrate dell'esercito regolare russo, sconfitte e obbligate a ritirarsi.
Secondo l'Istituto per lo studio della guerra (Isw), la Russia potrebbe tentare di lanciare una serie "quasi quotidiana" di attacchi missilistici contro l'Ucraina per cercare di ostacolare l'imminente controffensiva. Ma gli attacchi "probabilmente non limitano in modo significativo le azioni ucraine". Gli analisti del think tank statunitense rilevano, nel loro aggiornamento quotidiano sulla guerra, come Russia continui a lanciare attacchi missilistici su scala ridotta rispetto alla sua campagna autunno-invernale contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, quando le forze russe erano solite lanciare fino a 100 missili in un colpo solo.
"Non ho visto nessuna stanchezza di guerra, ma una volontà quasi irrefrenabile non solo di portare a termine questo conflitto, ma anche di vincerlo", ha detto Carsten Breuer, capo delle forze armate tedesche, di rientro da una visita in Ucraina. "Nelle ultime settimane non sono state soddisfatte le condizioni per un'offensiva su vasta scala", ha quindi spiegato. "Tuttavia, mi è apparso chiaro in tutte le discussioni che ho avuto che la pianificazione dell'offensiva ucraina è in corso".
Intanto una donna è rimasta uccisa durante un attacco effettuato dall'esercito russo con colpi di mortaio in un villaggio del distretto di Kakhova, nell'oblast di Kherson, ha comunicato l'Ufficio del procuratore generale di Kiev, citato dai media ucraini. Nell'attacco sono stati danneggiati diversi edifici. È stata avviata un'indagine preliminare da parte dell'Ucraina per violazione delle leggi e dei costumi di guerra e per omicidio intenzionale.
"Un drone nemico'' è stato abbattuto nella regione russa di Kursk, al confine con l'Ucraina, dalle forze di difesa aerea di Mosca, ha scritto il governatore regionale, Roman Starovoyt, su Telegram affermando che ''i detriti sono caduti sul villaggio di Tolmachevo. Nessuno è rimasto ferito", ma sono state danneggiati un gasdotto e una casa.
Attaccato con due droni anche un campo di addestramento militare nella regione russa di Voronezh: 14 militari sono rimasti feriti. "Due UAV pieni di esplosivo sono volati sul sito per le esercitazioni militari e sono esplosi. Almeno 14 militari sono rimasti feriti. Secondo i dati preliminari non ci sono morti", si legge nel messaggio del canale Telegram Baza.