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Terzo Polo, Calenda: "Nulla di fatto tra Azione e Italia Viva"

Il leader di Azione: "Italia Viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, è inaccettabile"

Terzo Polo, Calenda:
12 aprile 2023 | 17.53
LETTURA: 5 minuti

"Nulla di fatto". Così Carlo Calenda al termine della riunione tra Azione e Italia Viva sul partito unico. "Italia Viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, cosa che per noi è inaccettabile. Non si può pensare che nasce un partito e che gli altri continuano a fare le loro attività, per cui Renzi fa politica con Italia Viva mentre nasce un altro partito. Questo non è possibile", ha detto il leader di Azione dopo la riunione del comitato politico, convocata alle 18.30 nella sede del partito a corso Vittorio Emanuele.

"La riunione è iniziata con le parole di Maria Elena Boschi, non precisamente di reciproco rispetto. Io ho tenuto a rimarcare tutte le cose che io ho portato all'attenzione, sono questioni che hanno a che fare con la politica, su come si costruisce seriamente un partito unico, non questioni che hanno a che fare con il personale. Invece noi con Matteo Richetti siamo stati oggetto di attacchi molto violenti. Abbiamo chiarito che questo non è il modo con cui si lavora", ha detto Calenda.

"Ci rincontreremo domani ma se questo punto", ovvero Italia Viva che continua a fare attività politica, "il partito unico non nasce. Io non porto una comunità come quella di Azione che ha sempre fatto politica in modo corretto e trasparente a fare una cosa che ha come esito l'impantanamento, incomprensibile, di tre partiti che nascono da due partiti".

ITALIA VIVA - "La riunione si è conclusa con l’accordo su tutti i punti e con l’aggiornamento a domani alle 17 sulle ultime due questioni. Rimangono aperte la questione soldi su cui IV è disponibile a pagare il 50% delle spese come fatto fino ad oggi e sulla richiesta di Calenda di non fare mai più la Leopolda", la posizione di Italia Viva al termine della riunione.

"Su tutti gli altri punti accordo pieno sulla base del documento presentato questa mattina da Azione. Lo scioglimento di Italia Viva e Azione sarà contestuale all’elezione del nuovo segretario nazionale. Calenda ha chiesto a tutti i membri del comitato politico uscendo di fare dichiarazioni distensive e poi ha fatto il contrario, come sempre".

Matteo Renzi, da parte sua, prima della riunione aveva ribadito che lo scioglimento di Italia Viva ci sarà quando ci sarà il nuovo partito. "Sono nella fase zen... Il progetto del Terzo Polo è talmente importante che non vale la pena di litigare. Io la penso così", aveva detto Renzi ai cronisti. "E' tutto già deciso, la tempistica è decisa". Italia Viva si scioglie a giugno? "Quando si è fatto il congresso, quando nasce il partito nuovo si sciolgono quelli vecchi". Ci sarà un contendente di Iv al congresso? "Io non lo sono. Io ho preso l'impegno di fare un passo di lato e do una mano dall'esterno. Ho fatto un passo indietro perché il progetto parta". Ma il progetto è ancora vivo? "Il progetto è vivissimo e lotta insieme a noi".

IL DOCUMENTO: "SCIOGLIMENTO IV E AZIONE ENTRO IL 2024" - "L’assemblea costituente si riunirà il 28-29 ottobre". Questo quanto si legge nel documento diffuso da Azione presentato alla riunione del comitato politico. "Entro il 15 giugno - continua il documento - si terranno le assemblee di Azione e IV per approvare o respingere in blocco le regole, il manifesto e il percorso congressuale proposti dal Comitato Politico".

E ancora: "Contestualmente all’approvazione delle regole e del manifesto, le assemblee di Azione e Italia Viva delibereranno lo scioglimento dei rispettivi partiti entro la fine del 2024 e il conferimento al partito unico di un importo pari al 70% delle risorse ricevute dal 2/1000 a partire dalla seconda rata 2023".

All’avvio del percorso congressuale, si legge ancora, "Azione e Italia Viva conferiranno al Partito Unico un ammontare di Euro 200.000 ciascuna, per il finanziamento delle operazioni congressuali e della promozione e organizzazione del Partito Unico nel corso del 2023".

Quindi, "contestualmente alla costituzione del Comitato Fondatore, i gruppi parlamentari unitari al Senato e alla Camera di Azione e Italia Viva assumeranno la denominazione del Partito Unico".

Durante i mesi di aprile-maggio, si legge, "due comitati con partecipazione paritetica di Azione e IV elaboreranno le regole e il manifesto dei valori del Partito unico; ai comitati parteciperanno anche rappresentanti dei Liberal Democratici Europei ed esponenti di altri movimenti popolari, riformisti e della società civile concordati tra Azione e IV per assicurare il massimo coinvolgimento di tutte le forze ed energie che non si riconoscono nei poli di destra e di sinistra".

"Regole e manifesto saranno approvati dal Comitato Politico della Federazione entro il 31 maggio; il Comitato Politico approverà anche il percorso congressuale di dettaglio e verificherà la coerenza politica, etica e reputazionale dei soggetti che chiedano di partecipare al progetto".

"Subito dopo l’approvazione da parte delle assemblee - si legge -, sarà costituito il nuovo soggetto politico/Partito Unico, che sarà guidato da un comitato avente la stessa composizione del Comitato Politico, integrata da rappresentanti degli altri soggetti partecipanti al progetto (il “Comitato Fondatore”), che gestirà il partito fino all’assemblea costituente".

"Il Comitato Fondatore approverà il regolamento congressuale e avrà la responsabilità di gestire e controllare ogni aspetto del percorso congressuale, inclusa la gestione delle risorse e il controllo delle iscrizioni". E "nella seconda metà di giugno, saranno aperte le iscrizioni al Partito Unico, con modalità tali da assicurare la correttezza e trasparenza delle iscrizioni".

"Le votazioni congressuali sulle liste di delegati all’assemblea nazionale e sul segretario nazionale ad esse collegato - si legge ancora - si svolgeranno entro il 20 ottobre 2023, ripartendo i delegati a livello provinciale (in funzione del numero di iscritti, abitanti e voti conseguiti alle elezioni politiche) e assicurando la democraticità del processo, la contendibilità delle cariche e il massimo coinvolgimento degli iscritti".

E quindi si specifica: "Avranno diritto di partecipare al voto coloro che si siano iscritti al Partito Unico fino a sette giorni prima delle votazioni territoriali, nonché i titolari di tessere di Azione o di Italia Viva di altri soggetti partecipanti al progetto concordati tra Azione e IV, con modalità che saranno precisate nel regolamento congressuale".

E ancora: "Ai candidati alle cariche nazionali si applicheranno regole etiche, di condotta e incompatibilità speculari a quelle previste dal codice etico per i membri del parlamento europeo".


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