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Milano-Cortina, Bianchedi: "Olimpiadi più gender balance di sempre"

Le dichiarazioni della Chief strategy planning & Legacy officer di Fondazione Milano Cortina 2026 alla presentazione della mostra “Una vita per lo sport” di Fondazione Bracco

Diana Bianchedi
Diana Bianchedi
20 febbraio 2025 | 10.03
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“Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina saranno le Olimpiadi invernali più gender balance di sempre. Mentre a Parigi sono state le Olimpiadi estive con il 50% della partecipazione delle atlete donne, noi raggiungeremo il 48% per un tema di calendario, non dipenderà dal comitato organizzatore”. Sono le parole di Diana Bianchedi, ex schermitrice due volte oro olimpico e ora Chief strategy planning & Legacy officer di Fondazione Milano Cortina 2026, intervenuta, questa mattina a Milano, alla presentazione in anteprima della mostra “Una vita per lo Sport. Volti e conquiste delle 100esperte” ideata, curata e prodotta da Fondazione Bracco con il patrocinio del Comune di Milano e Fondazione Milano Cortina 2026.

A un anno dai Giochi invernali, l’esposizione, che sarà allestita dal 25 febbraio al 25 marzo, in Corso Vittorio Emanuele a Milano, si colloca nell’ambito del progetto ‘100 donne contro gli stereotipi’ (“#100esperte”), ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall'associazione Gi.U.Li.A. Giornaliste, con lo sviluppo di Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea per valorizzare l’expertise femminile.

Per Diana Bianchedi “i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026 saranno il più grande evento sportivo di sempre”. Per la Chief strategy planning & Legacy officer di Fondazione Milano Cortina 2026, l’anno che ci separa dalla manifestazione sportiva è un percorso e la mostra di Fondazione Bracco cerca di portare all’attenzione del pubblico “degli esempi positivi di personaggi” al femminile “che hanno fatto la storia dello sport e che devono rappresentare un cambio radicale nella nostra società - dice - Anche questa è una legacy che Milano-Cortina vuole lasciare: non si tratta solo di parlare di sport, ma di cambiare la vita delle persone”.

Infine, l’ex atleta lancia un messaggio alle azzurre e agli azzurri che tra un anno gareggeranno: “So come ci si sente a un anno dai Giochi - ammette - si contano i minuti, si contano le ore, per arrivare al momento più importante della carriera. L'augurio che posso fare a prescindere da come andrà è: vivetevi il percorso”, conclude.

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