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La spiegazione della Rai: "Il discrimine è in sostanza, al di là ovviamente del marchio che non si può esibire, è rappresentato dalla riconoscibilità del prodotto"
Se il prodotto è riconoscibile diventa 'fuorilegge'. Ecco perché Tony Effe, nella terza serata di Sanremo 2025, si è dovuto togliere la collana. Il caso, più o meno, fa discutere al Festival e viene trattato nella conferenza stampa di oggi. "Il discrimine è in sostanza, al di là ovviamente del marchio che non si può esibire, è rappresentato dalla riconoscibilità del prodotto", spiega il direttore dell'Intrattenimento di Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea, rispondendo alle domande.
Ciannamea dopo aver letto la norma, ormai inserita in tutti i contratti e nel regolamento di Sanremo, sul divieto di fare pubblicità occulta "a marchi, loghi, prodotti, servizi", ha sottolineato: "Andrebbe apprezzato questo comportamento di Rai che vuole evitare, oltre all'esibizione di loghi anche prodotti riconoscibili".
E chi chiede con quale criterio si decida cosa sia riconoscibile, risponde: "Ci sono una serie di dirigenti Rai, di funzionari Rai, che fanno questo controllo. Ovviamente, il tentativo è sempre quello di evitare il più possibile la riconoscibilità, l'oggetto riconoscibile. Poi, è ovvio, non sempre l'oggetto che è riconoscibile per me è riconoscibile per un altro. Però tendenzialmente questa è la linea che si segue", conclude.