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Artigiano in Fiera sigla accordo con Egitto e Madagascar

Artigiano in Fiera sigla accordo con Egitto e Madagascar
01 dicembre 2018 | 16.14
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Un accordo con Egitto e Madagascar è stato siglato oggi in occasione della ventitreesima edizione di Artigiano in Fiera che, a Fieramilano, per nove giorni, porta nel quartiere espositivo di Rho-Pero oltre 3mila stand, 150mila tipologie di prodotto provenienti da 100 paesi su una superficie espositiva di 340mila metri quadrati. Con l'intesa, la manifestazione fieristica dà l'avvio a una nuova forma di cooperazione volta a sviluppare una rete tra imprese artigiane italiane e africane, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e al tema dell’innovazione. Ma anche una cooperazione tra le realtà artigiane e gli operatori della formazione professionale con il coinvolgimento di enti italiani (Formaper, Galdus, Capac-Confcommercio, Enail-Acli), e collaborazioni, a livello universitario, per la formazione manageriale e imprenditoriale a sostegno delle start-up d’impresa, con il supporto di E4impact. Infine, il coinvolgimento degli artigiani all’interno della piattaforma e-commerce europea Artimondo, a partire dai settori Food e Cosmesi.

"Dobbiamo decidere se il futuro della nostra umanità si costruisce con barriere o ponti. Se vogliamo costruire ponti dobbiamo investire nella umanità e nei giovani e nelle donne nei paesi dove vivono" ha dichiarato il presidente di Gestione Fiere, Antonio Intiglietta, sottolineando che "questa manifestazione è la dimostrazione che i giovani africani sono capaci di grandi cose: di bellezze inaudite, di qualità, intelligenza nel lavoro".

"Allora - ha detto - vogliamo creare un progetto di collaborazione dove dalla formazione con i nostri enti alla formazione imprenditoriale con l'università, fino ad arrivare al collegamento con la Fiera e con la piattaforma e-commerce si possa generare un nuovo modo di rapportarsi tra di noi che è quello di tra di noi che è quello di stimare e investire sulle persone, sugli uomini e sulle donne valorizzando il loro paese e i loro territori. Prendiamoci sul serio come essere umani" è l'invito di Intiglietta, che del decreto Sicurezza appena approvato dice: "mi sento personalmente responsabile. Stiamo parlando di persone umane. Bisogna stare un po' meno sulle poltrone e un po' più tra la gente".

"Questo nuovo modello di relazione, le cui fondamenta sono la formazione professionale e la formazione imprenditoriale, è promosso - ha ricordato ancora il presidente di Gestione Fiere - in collaborazione con alcuni tra i più importanti centri di formazione professionali italiani e E4impact. Riteniamo che una relazione incardinata su questi asset possa offrire a tanti artigiani africani, giovani e donne in primis, la possibilità di continuare a operare nel proprio Paese per contribuire, attraverso lo sviluppo delle competenze, alla crescita delle rispettive comunità e a una migliore visibilità nel mercato europeo e globale. L'artigianato, che costituisce per la gran parte dei Paesi africani un’importante leva per lo sviluppo, diventa, grazie alla firma dell’accordo di oggi, anche un formidabile strumento di promozione e di scambio culturale tra l’Italia e l’Africa. Credo che questo nuovo rapporto, basato sulla reciprocità e sulla sinergia, possa rappresentare un’opportunità di crescita anche per il nostro Paese, oltre che per l’Europa tutta".

"La differenza è una ricchezza - ha sottolineato Amadou Lamine Cisse, ministro - consigliere e capo dell’ufficio economico dell’Ambasciata del Senegal in Italia, presente alla inaugurazione - se tutti noi capiamo che siamo esseri umani e che il valore dell'uomo e intrinseco, la persona lo ha dentro di sè. Si può avere una unità nella diversità. Suia africa sia Senegal hanno bisogno si Italia e di Europa, ma anche gli altri hanno bisogno dell'Africa. basti pensare che due terzi delle ricchezze si trovano in Africa. Quando ci si conosce si va avanti in modo migliore. Questa è una ricchezza che va sfruttata".

"In Africa c'è tanta imprenditorialità di necessità. Noi vogliamo diventare - ha aggiunto Frank Cinque, direttore generale di E4Impact Foundation, spin off dell'Università Cattolica - imprenditorialità di opportunità: che queste aziende possano avere le capacità gestionali per strutturarsi, per raccogliere finanziamenti, e quindi creare posti di lavoro ed estendere la loro azienda. In seconda battuta, anche incontrare aziende italiane, perché questo alza il livello di imprenditorialità necessario per fare il commercio internazionale e creare una piattaforma di sostenibilità per le imprese africane, oltre a creare create il tessuto delle pmi africane che, come sappiamo in Europa, è la base di ogni economia".

All’inaugurazione della rassegna, oltre a Intiglietta, sono intervenuti anche l’ad di Fieramilano, Fabrizio Curci; il ministro della Solidarietà sociale dell’Egitto, Ghada Wali; la promotrice di Ferronerie d’Art (impresa e comunità del Madagascar), Violette Ralalaseheno, il rappresentante degli enti di formazione, Stefano Salina, e il presidente Comitato direttivo di Artigiano in Fiera, Maria Teresa Azzola.

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