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Sistema Impresa, ripartire con formazione e sicurezza

Tazza: “Servizi reali per aiutare gli associati”

Sistema Impresa, ripartire con formazione e sicurezza
29 settembre 2021 | 12.32
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“Siamo entrati nel vivo del Recovery Plan con la prima tranche da 25 miliardi consegnata all’esecutivo nazionale che vale come un anticipo rispetto alla somma totale. Il governo può ora realizzare gli obiettivi degli investimenti concordati con Bruxelles in materia di infrastrutture Ict, alta velocità, economia verde e digitale, coesione sociale”. Lo dichiara Berlino Tazza, presidente nazionale di Sistema Impresa, la confederazione nazionale delle imprese e delle professioni non ordinistiche con 160mila associati e oltre un milione di addetti, nella relazione bimestrale che viene pubblicata in forma sintetica sul magazine confederale.

Formazione, rinnovamento delle competenze, digitalizzazione dei processi aziendali e priorità assoluta al tema della sicurezza rappresentano i punti programmatici dell’azione sindacale di Sistema Impresa nella fase della ripartenza. “La situazione estremamente difficile che è venuta a crearsi a seguito della pandemia - continua il presidente Tazza - ha ribaltato lo schema italiano della bassa crescita e della scarsa disponibilità per gli investimenti strategici. Oggi siamo invece alle prese con un Paese che sta crescendo con tassi da boom e detiene la capacità finanziarie per modernizzare il sistema imprenditoriale”. Il quadro evidenzia tendenze incoraggianti in relazione alla volontà generale delle imprese associate a Sistema Impresa, a partire dalle Pmi, che vogliono percorrere la strada della digitalizzazione acquisendo margini di competitività e produttività. Un orizzonte che richiede uno sforzo massimo in merito al tema della qualificazione e della riqualificazione delle competenze.

Un altro tema prioritario riguarda la salute e la sicurezza per garantire l’incolumità degli addetti e la continuità dell’attività di impresa. “Le misure elaborate dal governo con l’obbligo del green pass per i lavoratori pubblici e privati, o in alternativa l’obbligo del tampone, sembrano funzionali allo scopo davanti al pericolo esplosivo delle varianti del Covid che possono generare ulteriori blocchi e interruzioni. Una linea di azione che ci vede partecipi attraverso soluzioni mirate: l’iniziativa ‘Prospettiva Lavoro’ per la sicurezza aziendale, il progetto elaborato con il Competence Center del Mise per l’innovazione nelle Pmi, gli avvisi di finanziamento per la formazione continua del fondo interprofessionale Formazienda che abbiamo istituito nel 2008 insieme al sindacato Confsal e che di recente ha emanato un bando da 10 milioni di euro. Vogliamo fornire servizi reali costruendo le condizioni per un rilancio effettivo della capacità italiana di produrre ricchezza e posti di lavoro”, conclude.

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