
Nella mozione la parola non è mai citata. La 'mancanza' per le opposizioni è dettata dalle divisioni del centrodestra sul tema
La Camera ha approvato la mozione della maggioranza sul Piano di riamo europeo con 114 sì. L'aula ha bocciato tutte le altre mozioni presentate dall'opposizione.
Alla Camera le opposizioni sono andate all'attacco. Sotto accusa la maggioranza per la mozione presentata sul ReArm in cui la parola 'ReArm' non è mai citata. Una 'mancanza' che per le opposizioni è dettata dalle divisioni del centrodestra sul tema, esplicitate negli interventi in aula. E quindi hanno chiesto che la mozione della maggioranza venisse dichiarata inammissibile e la sospensione dei lavori per far valutare la questione alla capigruppo. Richiesta respinta per 37 voti.
A porre la questione per primo è stato il capogruppo dei 5 Stelle, Riccardo Ricciardi: "Il Parlamento è stato pesantemente insultato perché la maggioranza, per uscire dai suoi problemi politici, palesati plasticamente dall’intervento della Lega, ha abbinato una mozione che non è assolutamente abbinabile al ReArm. Siamo davanti allo svilimento del Parlamento, tutto questo è vergognoso. Stiamo parlando di 800 miliardi investiti nel settore bellico. La maggioranza dica se pensa che il Parlamento non serva a nulla. Se serve solo che Meloni vada da Trump e a Bruxelles a favorire gli interessi nella difesa del suo amico Crosetto”.
Quindi Chiara Braga, capogruppo Pd: "Si deve garantire che si discuta dei temi senza scappatoie. Noi abbiamo visto più volte la maggioranza in queste settimane non riuscire ad assumere una posizione unitaria su temi rilevanti ed è successo anche oggi. Siamo di fronte a una spaccatura della maggioranza". Marco Grimaldi di Avs ha aggiunto: "Si chiamano mozioni sul riarmo europeo. E' normale che la mozione della maggioranza non ne parli? La maggioranza si è spaccata sul riarmo e per questo non riuscite ad esprimervi. Così è una grande presa in giro".
Per Riccardo Magi di Più Europa, "nella mozione della maggioranza il riarmo non è mai citato e quindi chiediamo alla presidenza di chiarire a tutta l'assemblea che quella mozione non può essere abbinata alla discussione in corso oggi. Noi abbiamo sentito qui in aula come la maggioranza abbia opinioni divergenti. Non è possibile che poi si votino documenti che non corrispondono a quello che si è detto in aula". E ancora Ettore Rosato di Azione: "Noi abbiamo già detto in dichiarazione di voto che la mozione della maggioranza non era ammissibile. Qui dentro non c'è nulla e per noi la seduta andrebbe sospesa e valutato in capigruppo se la nostra posizione ha una legittimità". Infine Davide Faraone di Iv: "La mozione di maggioranza è un vero e proprio trucco. Per stare insieme, la maggioranza ha dovuto scrivere una mozione che non dice un tubo. E' una presa per i fondelli. Qui il tema è politico: non state attaccati insieme neanche con la saliva".
Dopo il voto nel mirino di Avs sono finiti la Lega e il suo leader. "Salvini è un fanfarone - affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni - attacca il piano di riarmo Ue da 800 miliardi di euro e oggi in Parlamento la sua Lega ha votato a favore della mozione della maggioranza che accoglie positivamente le decisioni assunte al consiglio europeo del 6 marzo 2025 proprio sul piano da centinaia e centinaia di miliardi''.
"La Lega fanfarona ha votato a favore di una mozione che, nonostante non abbia avuto il coraggio di nominare esplicitamente il piano di Riarmo europeo, dice sì a tutti gli impegni internazionali assunti dall’Italia sulle armi a partire dal ReArm Ue e il 2% di spesa sul Pil delle armi. Questa maggioranza non ha più una linea comune e non è in grado di governare".