
Il presidente della Repubblica: "Irresponsabile retorica minaccia disarmo nucleare, Italia condanna queste derive"
"La Federazione Russa si è fatta promotrice di una rinnovata pericolosa narrativa nucleare" con "le minacce rivolte all'Ucraina, instillando l'inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari.
"La Repubblica italiana condanna fermamente queste derive pericolose" , ha quindi sottolineato. "Roma riconosce l'urgenza di un'azione condivisa che coinvolga necessariamente tutte le potenze nucleari, con profonda consapevolezza continuiamo a sostenere questi processi e le attività delle organizzazioni internazionali: non è, come qualcuno vorrebbe pretendere, un confronto tra illuse anime belle e realisti, bensì tra le ragioni della vita e le ragioni della morte, tra le ragioni della pace e quelle dello scontro", ha affermato il capo dello Stato.
"Oggi l'architettura del disarmo e della non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante. Sono in gioco i destini dell'umanità. Trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati, si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo ad una cooperazione pacifica a beneficio di tutti", ha ribadito.
"Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l'esistenza di armamenti atomici di cui si sottolinea la portata cosiddetta limitata, controllabile, asseritamente circoscritta a singoli teatri di operazioni, e dunque -ha proseguito il Capo dello Stato- implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell'ambito di guerre che si pretenderebbero locali".
"In quest'area del mondo, che ha così sofferto, appare imperdonabile l'atteggiamento della Corea del Nord: Pyongyang deve abbandonare immediatamente il proprio programma atomico e missilistico e impegnarsi nel percorso della denuclearizzazione della penisola coreana", ha affermato ancora Mattarella.
Incontrando ad Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari, Mattarella ha detto: "La storia scritta sui libri non riesce a esprimere le cicatrici che voi portate e che parlano direttamente alla coscienza dei popoli. I vostri occhi trasmettono, come null’altro potrà mai fare, l’orrore della devastazione nucleare. Non possiamo permettere che la scomparsa, anno dopo anno, dei testimoni diretti di quei tragici eventi ne renda sbiadito il ricordo e apra spazio all’oblio. E, con esso, al ripetersi di eventi drammatici. La vostra esperienza va tramandata, come responsabilità comune, alle future generazioni, affinché non cadano nell’illusione che il passato sia un’ombra lontana, priva di insegnamenti. La memoria è resistenza contro l’ignoranza. È educazione alla pace, alla dignità umana, alla consapevolezza della fragilità della nostra esistenza".