Nel mirino anche il premier Draghi oltre a forze dell’ordine, medici, scienziati, giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di 'asservimento' e di 'collaborazionismo'
Perquisizioni in tutta Italia nei confronti degli attivisti No vax e No Green pass più radicali affiliati al noto canale Telegram 'Basta Dittatura'. La Polizia di Torino sta eseguendo in queste ore 17 decreti in diverse città. L’autorità giudiziaria competente ha ravvisato nei confronti degli indagati i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi.
Gli accertamenti, nell'ambito dell'operazione denominata 'Basta Dittatura'), sono stati condotti per diverse settimane monitorando h 24 il canale divenuto polo principale nell’organizzazione di proteste violente su tutto il territorio nazionale. Sono 16 le città interessate dalle perquisizioni della polizia.
Gli indagati, avevano partecipato alla chat, istigando sistematicamente all’utilizzo delle armi ed a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi oltre ad attacchi a forze dell’ordine, medici, scienziati, giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di ‘asservimento’ e di ‘collaborazionismo’. I contenuti e i toni utilizzati facevano riferimento a ‘impiccagioni’, ‘fucilazioni’, ‘gambizzazioni’ oltre ad allusioni dirette a ‘nuove marce su Roma’ ed al terrorismo.
Molti dei perquisiti risultavano già noti alle forze di polizia, sia per aver aderito a posizioni estremiste sia per precedenti reati quali resistenza a pubblico ufficiale, furto, rapina, estorsione ed in materia di stupefacenti. Tra gli identificati anche soggetti che avevano promosso blocchi autostradali e ferroviari nonché attivisti resisi protagonisti di aggressioni di piazza alle forze dell’ordine impiegate per i servizi di ordine pubblici.
‘Basta Dittatura" negli scorsi mesi aveva raccolto decine di migliaia di iscritti, risultando essere il nodo di collegamento con tutti i principali spazi web di protesta, degradata via via in un persistente incitamento all’odio ed alla commissione di gravi delitti. Il canale era già stato oggetto di un provvedimento giudiziario di sequestro nonché della decisione di chiusura da parte della stessa società, in considerazione della gravità dei contenuti pubblicati.
Nel corso delle indagini, a quanto si apprende, tra i provvedimenti sarebbero stati anche adottati dal Questore ‘fogli di via’ nei confronti di due referenti di gruppi No Vax torinesi ritenuti responsabili di condotte criminose durante le manifestazioni di piazza per atteggiamenti oppositivi nei riguardi delle forze dell’ordine durante la gestione dei cortei non autorizzati.