Uno studente su tre si aspetta la sorpresa
Ma i ragazzi sono anche consapevoli che spesso, specie di recente, le scelte ministeriali sono ricadute su autori poco affrontati a scuola, vere e proprie sorprese se non direttamente degli “sconosciuti” ai programmi scolastici svolti dalla maggior parte degli alunni di quinto. Basti pensare a Magris (2013) e Caproni (2017), in un momento in cui peraltro esisteva una sola traccia di analisi del testo. Per questo, forse, in tantissimi (3 su 4) non chiudono la porta al nome “alternativo”: per il 42% è molto probabile che accada, per il 33% è praticamente sicuro.