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Leonardi (Usb), "Patto per Italia conferma enorme difficoltà Cgil Cisl e Uil"

Il sindacalista, "interesse imprese è avere sindacati che condividono il loro progetto". La scelta della triplice "è di essere non più sindacato conflittuale, ma un sindacato che accompagna le politiche del governo, magari cercando di correggere solo qualche punto"

Bandiera della Usb
Bandiera della Usb
24 settembre 2021 | 15.31
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"Ho ascoltato con attenzione tutta l'Assemblea di Confindustria e mi sembra che ci sia una sintonia veramente molto forte tra il presidente di Confindustria e il presidente del Consiglio. Il che per un'organizzazione di lavoratori non è un bel vedere". Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Pierpaolo Leonardi dell'esecutivo nazionale confederale Usb. "Sulla dubbia proposta di Draghi del 'Patto per l'Italia -dubbia nel senso che l'ha avanzata prima Bonomi- si capisce che ha due obiettivi -afferma Leonardi-: lo sviluppo e la pace sociale. L'interesse delle imprese è chiaramente quello di avere di fronte delle organizzazioni sindacali non conflittuali, ma che condivida no complessivamente il progetto di società che sta venendo con Draghi e Confindustria, che non siano d'intralcio e garantiscano la pace sociale".

Enorme difficoltà per Cgil, Cisl e Uil

La proposta avanzata dal presidente del Consiglio Mario Draghi di un Patto per l'Italia, è la conferma, per Pierpaolo Leonardi dell'esecutivo nazionale confederale Usb "della enorme difficoltà in cui si trovano Cgil, Cisl e Uil". "Da tempo -ribadisce con Adnkronos/Labitalia il sindacalista- hanno instaurato una loro linea politica che è di concertazione e collaborazione. La loro scelta, ormai da tempo ripeto, di essere non più sindacato conflittuale, ma un sindacato che accompagna le politiche del governo, magari cercando di correggere solo qualche punto o punto e virgola e che oggi si trova schiacciato da una società che vive una condizione drammatica e da un mondo del lavoro la cui prospettiva, se va bene è di qualche mese di cassa integrazione o di Naspi, ma senza nessun futuro sul piano industriale". Leonardi parla sulla via del ritorno dalla manifestazione che si è tenuta Fiumicino in concomitanza con lo sciopero del trasporto aereo: "A fianco dei lavoratori dell'Alitalia -spiega- c'erano i lavoratori della Gkn, dell'Ilva di Taranto, di Air Italy che ieri sera ha annunciato 1.400 licenziamenti, i lavoratori dell'Atitech di Napoli". "E' chiaro che organizzazioni sindacali che scelgono di giungere a un accordo come il 'Patto per l'Italia', lasciano i lavoratori, almeno i loro iscritti, senza tutela", conclude Leonardi.

Sciopero generale 11 ottobre

"Non mi stupirà affatto se Cgil Cisl e Uil, accetteranno di aderire al Patto per l'Italia: ormai da decenni sono sindacati che hanno messo nel cassetto ogni velleità di trasformazione sociale. Invece cercano di contenere i danni e non ci riescono quasi mai" dice Pierpaolo Leonardi dell'esecutivo nazionale confederale Usb. "E' chiaro -osserva Leonardi- che Confindustria e Governo fanno il loro mestiere: e questo governo non credo dimostri molto interesse verso i lavoratori, tanto che le aziende in crisi non riescono a venirne fuori perché non c'è alcuna disponibilità né economica né politica né sociale. E' chiaro che fanno il loro mestiere, il problema è che non lo fa il sindacato e i lavoratori sono schiacciati tra una disponibilità al conflitto e alla lotta (come si sta evidentemente determinando in queste ultime settimane), e un sindacato che non ha nessuna intenzione di andare fino in fondo e di scontrarsi con Governo e Confindustria". Per questo, sostiene Leonardi "c'è bisogno di mettere in campo quante più forze possibili"."Abbiamo indetto per l'11 ottobre uno sciopero generale -ricorda Leonardi- e una delle manifestazioni centrali che faremo sarà proprio sotto al Ministero dello Sviluppo Economico. Lì i lavoratori delle oltre 100 vertenze aperte al Mise porteranno la loro protesta forte e senza la mediazione di Cgil, Cisl e Uil".

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