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Kazakistan, proteste nella notte: decine manifestanti uccisi

18 persone fra soldati e agenti di polizia sono rimaste uccise. Oltre 2mila arresti

(Foto Afp)
(Foto Afp)
06 gennaio 2022 | 09.13
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Sono continuate per tutta le notte le proteste in Kazakistan. Secondo quanto riferito dal ministero dell'Interno, 18 persone fra soldati e agenti di polizia sono rimaste uccise, Altri 748 uomini delle forze di sicurezza sono rimasti feriti. L'agenzia di stampa Tengrinews.kz ha dato notizia poi dell'arresto di 2.298 manifestanti in tutto il Paese.

Tra le vittime ci sono 12 agenti delle forze dell'ordine, 353 sono rimasti feriti nelle violenze scoppiate ad Almaty, la capitale finanziaria del Kazakistan ed epicentro delle proteste. Lo ha riferito l'emittente locale Khabar 24, citando fonti di sicurezza. Uno degli agenti è stato trovato decapitato e ciò "dimostra la natura terroristica delle attività dei gruppi militanti ad Almaty", hanno dichiarato le fonti.

Uomini armati hanno circondato due ospedali ad Almaty, ha riferito la tv di Stato kazaka, precisando che i gruppi armati hanno circondato gli ospedali numero 1 e 7 della città. L'emittente ha quindi informato gli abitanti della città di un'imminente operazione antiterrorismo, raccomandando di cercare riparo in luoghi sicuri e di non stare vicino alle finestre.

Gli uffici di cinque emittenti sono stati saccheggiati dai manifestanti. Secondo Khabar 24, i manifestanti hanno attaccato il centro per i media che ospita gli uffici delle tv Mir, Qazaqstan, Khabar, Channel One Eurasia e Ktk. Un dipendente del canale televisivo Qazaqstan è rimasto ferito nell'attacco.

Intanto, a poche ore dalla richiesta di aiuto fatta dal presidente Kassym Jomart Tokayev contro "le bande di terroristi addestrati all'estero", come ha definito i manifestanti, sono arrivate in Kazakistan le truppe di pace inviate dalla Russia e dagli altri Paesi del Csto (l'Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva).

L'obiettivo, secondo quanto scritto su Facebook dal premier armeno Nikol Pashinyan, è di "stabilizzare e normalizzare la situazione nel Paese", scosso da tre giorni di violente proteste contro il caro gas, dietro le quali si nasconde il malcontento contro il regime e contro il ruolo che continua a giocare il 'padre padrone' del Kazakistan, l'ex presidente Nursultan Nazarbayev, che ieri è stato rimosso dalla guida del Consiglio di sicurezza nazionale.

Alla missione partecipano anche peacekeeper di Armenia, Bielorussia, Kyrgyzstan e Tagikistan, membri insieme al Kazakistan dell'alleanza guidata da Mosca.

"Riteniamo che i recenti eventi in un Paese amico siano un tentativo ispirato dall'estero di usare gruppi di persone armate ed addestrate per minare la sicurezza e l'integrità dello Stato". Lo ha dichiarato in una nota la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sottolineando che la Russia è interessata a ripristinare lo status quo in Kazakistan e aiuterà le autorità kazake a fermare la violenza.

Lufthansa ha annunciato nel frattempo il blocco dei voli per Almaty "fino a nuovo avviso" a causa degli "ulteriori sviluppi" avvenuti nella capitale finanziaria del Kazakistan ed epicentro delle proteste contro il caro-gas. E' quanto ha reso noto un portavoce della compagnia aerea in un comunicato.

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