
Il secondogenito di re Carlo a sorpresa all'udienza, che si svolge in parte a porte chiuse
Il principe Harry a sopresa oggi a Londra per l'udienza presso la Corte d'appello dove si discute il ricorso contro la decisione dell'Home Office di privarlo della scorta della polizia durante le sue visite nel Regno Unito. Il caso, esaminato su due giorni, contrappone il duca del Sussex, residente negli Stati Uniti, al ministero dell'Interno britannico, che ha già vinto nel procedimento di primo grado.
Per l'avvocato del principe, Shaheed Fatima KC, Harry è stato "sottoposto a un trattamento diverso e ingiustificato" e la Royal and Vip Executive Committee (Ravec) non ha seguito procedure standard quando ha deciso di spostare le sue disposizioni di sicurezza su una base caso per caso. Secondo l'argomentazione del legale, inoltre, non sembra che ci sia stato alcun incontro formale, né note ufficiali, riguardo alla sicurezza del duca.
Fatima ha affermato che il principe non ha avuto accesso ai dettagli su come venivano prese le decisioni sulla sua sicurezza. La causa incominciata oggi si appella a una sentenza precedente e l'avvocato di Harry ha sostenuto che il giudice di primo grado non ha valutato correttamente i fatti esposti. Da parte loro, i legali che rappresentano l'Home Office hanno affermato in dichiarazioni scritte che Harry si sta basando su "un'interpretazione formalista e inappropriata della procedura del Ravec".
L'assise di domani si svolgerà in parte a porte chiuse, per salvaguardare la segretezza delle misure di sicurezza adottate per la famiglia reale. Nell'udienza di oggi sono presenti più di 50 persone, tra cui i tre giudici, il personale del tribunale, avvocati e legali, membri della stampa, oltre al duca di Sussex, seduto al centro dell'aula del tribunale, di fronte ai giudici, due file dietro il suo avvocato. La maggior parte della stampa è seduta dietro di lui, su panche separate. Harry ha ascoltato attentamente il suo avvocato esporre il suo caso, a volte tenendo la testa inclinata verso il basso.
Dopo la drammatica rottura di Harry con la famiglia reale nel 2020 e il successivo trasferimento in Nord America, il governo britannico ha affermato che non gli sarebbe più stato concesso lo "stesso livello" di protezione finanziata con fondi pubblici quando si fosse trovato nel Regno Unito. Ma il principe ha intentato un'azione legale contro il ministero dell'Interno e, dopo che la sua istanza è stata respinta lo scorso anno, ora è pronto a presentare un ricorso presso la Corte d'appello di Londra. Harry e la moglie americana Meghan non sono più considerati membri attivi della famiglia reale dopo la loro partenza dal Regno Unito nel 2020.
I Sussex hanno iniziato una nuova vita in California, ma il figlio minore di Charles ha affermato che problemi di sicurezza hanno ostacolato la sua possibilità di visitare la patria e che è tornato in Gran Bretagna solo raramente per brevi visite. "Il Regno Unito è casa mia", affermò Harry in una dichiarazione scritta letta dai suoi avvocati durante un'udienza del 2023. "Il Regno Unito è centrale per l'eredità dei miei figli. Non è così se non è possibile tenerli al sicuro. Non posso mettere mia moglie in pericolo e, date le mie esperienze di vita, sono riluttante a mettere inutilmente in pericolo anche me stesso".
La battaglia legale del principe è incentrata sulla decisione del febbraio 2020 di ridurre il livello di sicurezza di Harry, presa dal ministero dell'Interno del Regno Unito e da un comitato che si occupa della protezione dei reali e delle personalità pubbliche. In precedenza, l'Alta Corte britannica aveva appreso che la decisione era stata presa in seguito a un cambiamento nello status di Harry, dopo che aveva smesso di essere un membro attivo della famiglia reale. Nel febbraio 2024 l'Alta Corte si è pronunciata contro il caso di Harry, affermando che il governo aveva agito legalmente.
La richiesta iniziale di appello del principe è stata respinta nell'aprile 2024 e gli è stato ordinato di pagare circa 1.000.000 di sterline (1,17 milioni di euro) di spese legali, secondo il quotidiano The Times. Tuttavia, il mese successivo, un giudice ha affermato che Harry avrebbe potuto effettivamente contestare la decisione presso la Corte d'appello.