
Lo scrive il quotidiano Haaretz spiegando che decine di coloni in Cisgiordania lo hanno aggredito, ferendo lui e altre persone. Il suo collega Yuval Abraham su X: "L'hanno linciato, non sappiamo dove sia"
I soldati israeliani hanno arrestato lunedì 24 marzo, Hamdan Ballal, regista di 'No Other Land', premiato agli Oscar 2025 come miglior documentario. Lo scrive il quotidiano Haaretz spiegando che decine di coloni in Cisgiordania hanno aggredito Ballal, ferendo lui e altre persone. Il regista è stato poi fatto salire su un'ambulanza per essere curato: sono arrivati i soldati israeliani, lo hanno tirato fuori e arrestato, aggiunge Haaretz.
Yuval Abraham, co-regista di 'No Other Land', ha scritto su 'X' che Ballal è stato "linciato" e ha ferite alla testa e allo stomaco. Abraham ha aggiunto che non è ancora chiaro dove si trovi o se stia ricevendo cure mediche.
I'm standing with Karam, Hamdan's 7 year old son, near the blood of Hamdan's in his house, after settlers lynched him. Hamdan, co-director of our film No Other Land, is still missing after soldiers abducted him, injured and bleeding. This is how they erase Masafer Yatta. pic.twitter.com/72pT3UF3kj
— Basel Adra (@basel_adra) March 24, 2025
Fonti palestinesi, citate dal Times of Israel, riportano che decine di coloni sono arrivati in serata nei pressi del villaggio di Susya nella Cisgiordania meridionale e hanno lanciato pietre contro residenti, auto e case. Secondo la polizia, i palestinesi hanno risposto lanciando pietre a loro volta. Testimoni oculari riferiscono che quattro palestinesi sono stati feriti da pietre, la maggior parte in modo lieve, mentre la polizia afferma che tre palestinesi sono stati arrestati. Tra gli arrestati, riporta il Times of Israel, secondo quanto riferito da un testimone oculare, ci sarebbe anche Hamdan Ballal. Il regista è stato colpito alla testa da una pietra e le sue condizioni non sono note.
Altri due palestinesi sono stati arrestati insieme all'attivista premio Oscar con l'accusa di aver lanciato pietre contro i soldati. In manette anche un israeliano sospettato di aver preso parte alle violenze scoppiate durante il presunto attacco dei coloni a Susya.
Secondo l'Idf, gli scontri avrebbero avuto inizio "dopo che un certo numero di terroristi ha lanciato pietre verso cittadini israeliani e ha colpito le loro auto" vicino al villaggio della Cisgiordania meridionale. "In seguito, si è sviluppato uno scontro violento che ha incluso il lancio reciproco di pietre tra palestinesi e israeliani", affermano le Forze di difesa israeliane in una nota riportata da Times of Israel. Secondo l'Idf, quando le truppe sono arrivate sulla scena "per disperdere il conflitto, un certo numero di terroristi ha iniziato a lanciare pietre verso le forze di sicurezza". I soldati hanno quindi arrestato tre palestinesi, tra cui Ballal, sospettati di aver lanciato pietre contro i soldati, così come un israeliano sospettato di aver preso parte alla violenza. La dichiarazione aggiunge che un cittadino israeliano ferito è stato portato via per cure mediche, mentre nega che uno qualsiasi dei palestinesi sia stato arrestato in ambulanza.
Realizzato da quattro giovani attivisti palestinesi e israeliani - oltre ad Hamdan Ballal, Basel Adra, Yuval Abraham e Rachel Szor - No Other Land racconta, giorno dopo giorno, la distruzione della piccola comunità rurale di Masafer Yatta, in Cisgiordania, da parte dell’esercito israeliano. Uscito in circa 40 paesi di tutto il mondo, il film ha scatenato vivaci polemiche, soprattutto dopo essersi aggiudicato l’Oscar come migliore documentario dell’anno lo scorso 3 marzo, oltre ad altri 68 premi anche nei festival più importanti (Miglior Documentario agli European Film Awards, Miglior Film al Festival di Berlino, dove ha vinto anche il Premio del Pubblico nella sezione Panorama).
Accolto con grande interesse e partecipazione da parte di critica e pubblico delle sale, il documentario scuote le coscienze di un pubblico per lo più giovane che segue da vicino l'incandescente situazione della Cisgiordania e ha reso inaspettatamente i quattro giovani attivisti tra i cineasti più premiati e celebrati in tutto il mondo del 2024.