Il nome tradisce origini italiane. Nato in Maryland, gli studi in Pennsylvania e i viaggi
Luigi Mangione, 26 anni, è l'uomo arrestato nelle indagini per l'omicidio di Brian Thompson, Ceo della compagnia assicurativa UnitedHealtchare ucciso la scorsa settimana a New York. Mangione è stato fermato in un fast food di Altoona, in Pennsylvania. Il giovane, nato in Maryland, proprio in Pennsylvania ha studiato in una prestigiosa high school prima di un percorso universitario di alto profilo, come si deduce dal suo profilo Linkedin.
Il 26enne è il nipote di Nicholas Mangione, figura di spicco nel panorama edilizio e immobiliare di Baltimore, e di Mary C. Mangione, nota filantropa morta lo scorso anno. La famiglia Mangione è proprietaria della Lorien Health Systems, una catena di residenze per anziani. Luigi Mangione ha svolto attività di volontariato nel 2014 in una delle strutture.
L'high school frequentata tra il 2012 e il 2016, quindi fino al 2020 gli studi universitari in Ingegneria e Informatica seguiti da un Master. Online spuntano video della cerimonia di consegna dei diplomi alla prestigiosa Gillman School di Baltimore: Mangione nella circostanza è il 'valedictorian' e ha l'onore di pronunciare il discorso rivolto alle istituzioni scolastiche, agli atudenti e alle famiglie.
I post pubblicati sul suo profilo Instagram, che risulta sostanzialmente abbandonato 3 anni fa, aggiungono altri elementi. Online rimangono una decina di post, ognuno dei quali è collegato a numerose fotografie. Un album che va approssimativamente dal 2018 al 2021 e che documenta viaggi, feste, eventi con la famiglie.
Spuntano foto che collocano Mangione alla University of Pennsylvania, dove ha fatto parte della confraternita Phi Kappa Psi. Quindi, le foto scattate durante i numerosi viaggi del periodo in questione. Dalle Hawaii - dove sarebbe stato individuato l'ultimo indirizzo noto - al New Jersey, da Porto Rico all'area di San Francisco, a cui sarebbe legato, fino al Messico. Post vecchi e foto datate ora tornano d'attualità per la valanga di commenti che improvvisamente popolano il profilo. E tutti, senza eccezione, sono ringraziamenti all''eroe'.
Dal web, riemerge un commento al libro-manifesto di Unambomber, il matematico Ted Kazcynski che tra il 1978 e il 1995 ha seminato morte inviando ordigni per posta. Per Mangione, si trattava di un "rivoluzionario estremo".
"È facile liquidarlo in modo rapido e sconsiderato come il manifesto di un lunatico, per evitare di affrontare alcuni degli scomodi problemi che individua. Ma è semplicemente impossibile ignorare quanto lungimiranti si siano rivelate molte delle sue previsioni sulla società moderna", le parole di Mangione in un post pubblicato a gennaio. "Era un individuo violento, giustamente è finito in carcere, ha mutilato persone innocenti. Mentre queste azioni tendono a essere caratterizzate come quelle di un luddista pazzo, tuttavia, vanno più accuratamente viste come quelle di un rivoluzionario politico estremo", si legge ancora.