
Razzi dal Libano verso Israele, prima volta in 3 mesi
Germania, Francia e Gran Bretagna chiedono un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. In una dichiarazione congiunta i governi di Berlino, Parigi e Londra sottolineano la profonda preoccupazione per le vittime civili da quando Israele ha ripreso gli attacchi e chiedono il "ripristino immediato all'accesso umanitario, inclusi acqua ed elettricità, e di garantire l'accesso alle cure mediche e alle evacuazioni mediche temporanee in conformità al diritto internazionale umanitario".
La dichiarazione prosegue chiedendo inoltre ai militanti palestinesi di Hamas il rilascio degli ostaggi israeliani ministri degli Esteri dei tre paesi e afferma in modo inequivocabile che una soluzione militare al conflitto israelo-palestinese è irrealizzabile. Una tregua duratura rappresenta, secondo i ministri, l'unica prospettiva credibile per il raggiungimento della pace.
Primo attacco missilistico dal Libano verso Israele in tre mesi. Almeno cinque razzi sono stati lanciati verso la città di confine di Metula, con l'Idf che ha riferito di aver intercettato tre missili che hanno attraversato il confine. A seguito dei lanci sono state attivate le sirene di allarme antiaereo. Al momento non si segnalano feriti o danni materiali, precisa il Jerusalem Post.
''Il governo di Beirut è responsabile per il lancio di razzi'' verso il nord di Israele e 'sono state date istruzioni alle Idf di rispondere di conseguenza'', ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, sottolineando che ''abbiamo promesso sicurezza alle comunità della Galilea ed è questo modo che devono rimanere''. L'intervento di Katz segue il lancio di cinque razzi dal sud del Libano verso il nord di Israele, tre dei quali sono stati intercettati dalle Idf.
Germania, Francia e Gran Bretagna chiedono un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. In una dichiarazione congiunta i governi di Berlino, Parigi e Londra sottolineano la profonda preoccupazione per le vittime civili da quando Israele ha ripreso gli attacchi e chiedono il "ripristino immediato all'accesso umanitario, inclusi acqua ed elettricità, e di garantire l'accesso alle cure mediche e alle evacuazioni mediche temporanee in conformità al diritto internazionale umanitario".
La dichiarazione prosegue chiedendo inoltre ai militanti palestinesi di Hamas il rilascio degli ostaggi israeliani ministri degli Esteri dei tre paesi e afferma in modo inequivocabile che una soluzione militare al conflitto israelo-palestinese è irrealizzabile. Una tregua duratura rappresenta, secondo i ministri, l'unica prospettiva credibile per il raggiungimento della pace.
I ministri degli Esteri degli E3 impongono a Israele il ripristino dell'accesso umanitario e il rispetto del diritto internazionale umanitario, sollecitando contestualmente Hamas al rilascio degli ostaggi e ribadendo l'insostenibilità di una soluzione militare.