
Israele lavora a piano per esodo da Gaza, al via nelle prossime settimane. Witkoff a Doha martedì
Il ministro dell'Energia, Eli Cohen, ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere immediatamente la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il 'Times of Israel', secondo cui il provvedimento è un apparente tentativo di aumentare la pressione sull'enclave palestinese dove sono ancora trattenuti 59 ostaggi.
"Impiegheremo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché tutti gli ostaggi tornino e faremo in modo che Hamas non sia a Gaza il 'giorno dopo'", ha affermato Cohen in una dichiarazione video.
La mossa del ministro arriva dopo che Israele ha annunciato di aver bloccato l'ingresso di merci a Gaza per quello che ha definito il rifiuto di Hamas di accettare una proposta di estensione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.
Un funzionario israeliano ha sottolineato che la decisione di Israele di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza avrà effetto su una sola struttura, l'impianto di desalinizzazione vicino a Deir el-Balah, nella parte centrale dell'enclave palestinese.
Il governo israeliano sta lavorando, su impulso del premier Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, all'istituzione di un ente per la migrazione che gestirà l'esodo dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, secondo il piano annunciato dal presidente americano Donald Trump. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, precisando che le azioni in corso "sono in coordinamento con l'Amministrazione Usa".
Il progetto è "logisticamente complesso" e prevede, come unica possibilità, che i palestinesi lascino volontariamente la regione, ha aggiunto il ministro del partito del sionismo religioso. Il processo inizierà già nelle prossime settimane, ha sottolineato. "Ai residenti attuali della Striscia di Gaza non rimarrà nulla nella regione nei prossimi 10 o 15 anni".
L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff arriverà a Doha martedì, nello sforzo di rilanciare i negoziati per la seconda fase dell'accordo per una tregua a Gaza, rende noto il Washington Post. Hamas ha parlato di segnali "positivi" sulla possibilità di negoziare la seconda fase dell'accordo.
Secondo Axios, l'Amministrazione Trump, sulla scia delle intenzioni manifestate da Israele, auspica l'estensione della prima fase dell'accordo sulla tregua, terminata sabato della scorsa settimana, fino alla fine del Ramadan (fine marzo) e della Pesach il 20 aprile.
Il 'Times of Israel', citando il consigliere del movimento palestinese Taher Al-Nono, riferisce che si sono svolti diversi incontri fra i leader di Hamas e il mediatore Usa per gli ostaggi, Adam Boehler. Oggi un funzionario israeliano ha dichiarato all'emittente pubblica Kan che alcuni progressi verso la prosecuzione dell'accordo erano stati fatti durante un incontro la scorsa settimana tra Boehler e un'importante delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya.
Intanto l'esercito israeliano ha annunciato la nomina di un nuovo portavoce per sostituire il contrammiraglio Daniel Hagari, diventato il volto dello sforzo bellico del Paese e che dovrebbe dimettersi. In una nota si precisa che il capo di Stato maggiore, Eyal Zamir, "ha nominato (il generale di brigata) Effie Defrin come portavoce delle Idf".
Defrin "ha combattuto ed è stato ferito nella seconda guerra del Libano" nel 2006, si legge nella nota, aggiungendo che ha continuato a servire in "ruoli chiave" dell'esercito e più di recente come capo della Divisione per la cooperazione internazionale.