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Israele, Netanyahu dopo attacchi a Beirut: "Colpiremo ovunque in Libano per difenderci"

L'attacco in risposta ai missili dal Libano contro il nord Israele, Hezbollah nega coinvolgimento

Soccorsi dopo il raid israeliano di oggi a Beirut, Libano - Afp
Soccorsi dopo il raid israeliano di oggi a Beirut, Libano - Afp
28 marzo 2025 | 11.40
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Serie di raid israeliani, oggi, sulla Striscia di Gaza e sul Libano. I militari israeliani, riferisce il Times of Israel, hanno reso noto che l'Aeronautica ha effettuato più di 25 raid sulla Striscia, prendendo di mira obiettivi di Hamas e altri "gruppo terroristici". In Libano sono stati colpiti, stando a quanto riportato dal giornale online, 15 obiettivi di Hezbollah, anche un edificio nella periferia sud di Beirut utilizzato come "deposito di droni". Nel sud del Libano, hanno riferito le forze israeliane (Idf) sul loro sito web, sono stati colpiti centri di comando, infrastrutture, lanciarazzi e combattenti di Hezbollah.

"Coloro che non hanno ancora accettato la nuova situazione in Libano hanno ricevuto oggi un altro esempio della nostra determinazione", ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riportato da Haaretz. "L’equazione è cambiata: ciò che è accaduto prima del 7 ottobre non si ripeterà. Non permetteremo alcun attacco contro le nostre comunità, neanche il minimo," ha aggiunto. Il premier ha assicurato che Israele continuerà a "far rispettare con determinazione il cessate il fuoco" e che non esiterà a colpire "ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele". Infine, ha sottolineato l’impegno del governo nel garantire che "tutti i nostri residenti nel nord possano tornare nelle loro case in sicurezza".

Israele: "Colpiti 15 obiettivi di Hezbollah"

L'esercito israeliano ha comunicato di aver colpito un deposito di droni di Hezbollah nell'attacco di questa mattina nella periferia meridionale della capitale libanese Beirut. La struttura, utilizzata per immagazzinare i droni, apparteneva alle forze aeree di Partito di Dio, note come Unità 127, afferma l'esercito. L'unità è responsabile degli attacchi con droni carichi di esplosivo contro Israele e del volo di droni di sorveglianza per raccogliere informazioni.

"Hezbollah ha piazzato la sua infrastruttura terroristica nel cuore della popolazione civile. Questo è un altro esempio dell'uso cinico dei cittadini libanesi come scudi umani da parte dell'organizzazione terroristica Hezbollah", ha dichiarato l'Idf, sottolineando di aver diramato, prima dell'attacco, un avviso di evacuazione per l'edificio e sparato diversi colpi di avvertimento nella zona prima di sganciare munizioni più grandi. Per l'esercito, l'attacco è una risposta al lancio di razzi di questa mattina dal Libano verso il nord di Israele, ritenuto una "palese violazione" dell'accordo di cessate il fuoco.

Nella mattinata di oggi, i militari israeliani hanno chiesto ai civili di lasciare un edificio nella periferia sud della capitale libanese Beirut e l'area circostante. E' la prima volta dal 27 novembre, riportano i media israeliani, che dalle forze israeliane arrivano simili indicazioni per gli abitanti di Beirut, nei mesi scorsi già obiettivo di raid aerei contro obiettivi di Hezbollah fino alla tregua entrata in vigore quattro mesi fa.

Su X il portavoce delle Idf Avichay Adraee ha pubblicato una mappa con le indicazioni e l'invito a "chiunque sia all'interno dell'edificio contrassegnato in rosso e degli edifici adiacenti" a lasciare la zona perché si trovano "nei pressi di strutture appartenenti a Hezbollah". L'invito ai civili è ad allontanarsi di almeno 300 metri per la loro sicurezza.

In precedenza una fonte di Hezbollah aveva negato in dichiarazioni ad al-Mayadeen il coinvolgimento di combattenti del movimento nell'attacco di questa mattina. "Rientra - ha sostenuto - in un tentativo sospetto di creare pretesti per il proseguimento dell'aggressione in Libano".

I media libanesi hanno riferito di attacchi israeliani nella zona di Nabatieh, nel Libano meridionale, in risposta al lancio di due razzi verso il nord di Israele. Secondo l'agenzia di stampa Al-Manar vicina a Hezbollah, tra le aree prese di mira figurano la periferia di Qaaqaait al-Jisr e la città di Khiam. I militari israeliani hanno spiegato che uno dei razzi lanciati dal Libano è stato intercettato e l'altro è caduto all'interno del territorio libanese.

Al Jazeera: "Raid sulla periferia, colpita Hadath"

Un raid attribuito a Israele avrebbe quindi colpito la zona di Hadath, nella periferia sud di Beirut, riferisce la tv satellitare al-Jazeera dopo che in precedenza media libanesi avevano dato notizia di sorvoli di droni e caccia.

Il giornale libanese L'Orient Le Jour riferisce del raid che ha preso di mira un palazzo a Hadath dopo "avvertimenti" di droni e racconta del boato avvertito in varie zone di Beirut. Abitanti della zona sud della capitale libanese hanno riferito di scene di caos e terrore nell'area.

Premier Libano: "Pericolosa escalation". Katz (Israele): "Fate rispettare cessate il fuoco"

"Un'escalation pericolosa". Parla così il premier del Libano, Nawaf Salam, dopo il raid israeliano. Salam, riporta il giornale libanese 'L'Orient Le Jour', condanna gli attacchi contro "civili e zone abitate in cui si trovano scuole e università" e sottolinea la "necessità di porre fine alle violazioni costanti da parte di Israele degli accordi per la cessazione delle ostilità e la necessità di un ritiro totale, il prima possibile, dalle postazioni ancora occupate da Israele" nel sud del Libano.

Il presidente libanese Joseph Aoun ha espresso la sua ''condanna contro ogni attacco al Libano e ogni sospetto tentativo di trascinare nuovamente il Libano in un ciclo di violenza''. In una conferenza stampa congiunta con il capo dell'Eliseo Emmanuel Macron a Parigi, Aoun si è rivolto alla comunità internazionale estendendo un ''invito agli amici del Libano ad agire rapidamente per fermare il deterioramento della situazione e aiutare il Libano''.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha scritto un messaggio su X diretto al governo libanese spiegando che il Libano deve far rispettare l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, altrimenti Israele continuerà a colpire il Paese. "Voglio inviare un messaggio chiaro al governo libanese: se non fate rispettare l'accordo di cessate il fuoco, lo faremo noi", ha affermato Katz. "Per ogni tentativo di danneggiare le comunità in Galilea, i tetti degli edifici nel quartiere Dahiyeh di Beirut tremeranno", ha detto. "Abbiamo promesso tranquillità ai residenti della Galilea, e così sarà".

Hezbollah annulla evento in periferia Beirut

Hezbollah ha intanto annullato un evento in programma nella periferia sud di Beirut colpita dal raid, riferisce il giornale libanese 'L'Orient Le Jour', precisando che è stata annullata una cerimonia prevista per la 'Giornata di al-Quds', l'ultimo venerdì di Ramadan.

Netanyahu incarica Mossad di trovare Paesi per accogliere sfollati Gaza

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incaricato il Mossad di trovare Paesi disposti ad accogliere un numero elevato di palestinesi sfollati dalla Striscia di Gaza. Lo hanno rivelato ad Axios due funzionari israeliani, secondo cui ci sono già stati colloqui con la Somalia e il Sud Sudan, così come con altri Paesi tra cui l'Indonesia. Secondo i due funzionari, Netanyahu ha dato l'incarico al Mossad diverse settimane fa, mentre nei giorni scorsi Israele ha ripreso le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Axios ha precisato che l'ufficio del primo ministro israeliano non ha commentato l'indiscrezione.

Sono 896 le persone che sono state uccise nella Striscia di Gaza da quando le forze armate di Israele hanno ripreso gli attacchi su larga scala il 18 marzo. E' quanto si legge in una nota del ministero della Salute della Striscia di Gaza, dove si precisa che 41 persone sono state uccise solo nelle ultime 24 ore. Il ministero ha anche riferito che il bilancio complessivo delle vittime aveva raggiunto quota 50.251 dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023.

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