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Guerra in Ucraina potrebbe finire "entro poche settimane", Trump: "Putin aperto a forze di pace"

Il presidente Usa parlando nello Studio Ovale con al fianco il presidente francese Macron il quale ha sottolineato: "Cogliamo un accordo rapido ma non fragile. Pace non può significare resa di Kiev".

Emmanuel Macron e Donald Trump - (Afp)
Emmanuel Macron e Donald Trump - (Afp)
25 febbraio 2025 | 07.30
LETTURA: 3 minuti

Per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump la guerra della Russia contro l'Ucraina potrebbe finire “entro poche settimane” e il presidente russo Vladimir Putin permetterebbe alle forze di pace europee di stazionare in Ucraina come parte di un potenziale accordo. "Penso che potremmo finirla entro poche settimane. Se siamo intelligenti. Se non siamo intelligenti, continuerà ad andare avanti e continueremo a perdere giovani e belle persone che non dovrebbero morire", ha detto il tycoon, parlando con il presidente francese Emmanuel Macron alla Casa Bianca.

Trump ha affermato che gli Stati Uniti sono favorevoli all'invio di truppe europee per monitorare il cessate il fuoco e che ha discusso la proposta con Putin, che “la accetterebbe”. Alla domanda se l'Ucraina sia disposta a cedere territori alla Russia nell'ambito di una soluzione negoziata, Trump ha risposto: “Vedremo”, sottolineando che i colloqui sono ancora nelle fasi iniziali.

Dal canto suo Macron ha fatto sapere che gli europei sono "pronti ad arrivare fino all'invio di truppe" in Ucraina per verificare che "la pace venga rispettata". Per risolvere la guerra in Ucraina "vogliamo un accordo rapido, ma non fragile", ha quindi sottolineato il presidente francese a tre anni esatti dall'inizio dell'invasione russa.E ha insistito sul fatto che la pace non possa significare la "resa" dell'Ucraina, mettendo in guardia da un mondo in cui vince la "legge del più forte". "Questa pace non può significare la resa dell'Ucraina", ha detto Macron.

Macron corregge Trump sui soldi europei

Proprio le cifre degli aiuti destinati a Kiev diventano terreno di confronto pubblico tra Macron e Trump. "L'Europa ha prestato soldi all'Ucraina e li riavrà. Noi, no", dice il presidente americano, che si 'becca' il fact checking dell'ospite in diretta, con un po' di imbarazzo e qualche smorfia a fare da cornice.

"Per essere onesti, noi paghiamo. Abbiamo pagato per il 60% dello sforzo totale. Come gli Stati Uniti, prestiti, garanzie... Abbiamo dato denaro reale, per essere chiari", le parole di Macron, che cita stanziamenti europei per 138 miliardi di dollari. I fondi russi congelati dall'Ue, evidenzia, al momento non possono essere considerati ma potrebbero entrare in gioco in base all'esito dela trattativa. "Se credete a tutto questo, per me va bene -chiosa Trump-. Ma loro riavranno i loro soldi. Noi, no".

Da Onu via libera a risoluzione Usa con sostegno Russia

Intanto ieri il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato, con il sostegno della Russia, una risoluzione degli Stati Uniti che chiede una rapida pace in Ucraina, ma senza fare riferimento all'integrità territoriale del Paese, nonostante le obiezioni degli alleati europei di Kiev.

La risoluzione, che "sollecita la fine del conflitto il prima possibile e invoca una pace duratura", ha ricevuto 10 voti a favore, tra cui quello della Russia, e nessuno contrario. I quattro paesi dell'Ue (Francia, Slovenia, Grecia, Danimarca) e il Regno Unito si sono astenuti.

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva adottato in precedenza una risoluzione che ribadiva il sostegno all'Ucraina e alla sua integrità territoriale. La risoluzione, voluta dall'Ucraina e dai suoi alleati europei, ha raccolto 93 voti a favore, 18 contrari e 65 astensioni.

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