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Trump insiste: "Israele ci consegnerà Gaza". Hamas: "Difenderemo la nostra terra"

Per Netanyahu non sono necessarie le truppe americane per la realizzazione del piano del presidente Usa sulla Striscia. La Casa Bianca assicura: "Il progetto non sarà finanziato dai nostri contribuenti"

Palazzi distrutti nella Striscia di Gaza (Afp)
Palazzi distrutti nella Striscia di Gaza (Afp)
07 febbraio 2025 | 00.04
LETTURA: 3 minuti

Il presidente americano Donald Trump non si arrende e resta fermo sulla sua idea di trasformare Gaza nella 'riviera del Medio Oriente' con il trasferimento dei palestinesi nei Paesi vicini. "La Striscia di Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele alla fine dei combattimenti per cui non ci sarebbe bisogno di soldati americani" precisa in un post su Truth. "Gli Stati Uniti, lavorando con grandi team di sviluppo provenienti da tutto il mondo, inizierebbero lentamente e attentamente la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari sviluppi del genere sulla Terra" e "la stabilità della regione regnerebbe".

Anche la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha assicurato che il piano di Trump per Gaza non comporterà la presenza sul campo, escludendo un possibile intervento dell'esercito Usa, e ha aggiunto che "non sarà finanziato dai contribuenti americani".

Leavitt ha dichiarato a Fox News che Trump sta "cercando di trovare un accordo per garantire che Gaza possa effettivamente essere un luogo abitabile per gli esseri umani che vogliono vivere in pace con un reale sviluppo economico" e ha aggiunto che "i partner nella regione hanno iniziato a discuterne con noi".

Hamas: "Per Trump è una questione immobiliare"

Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, ha commentato ad Al Jazeera il piano di Donald Trump per Gaza, ribadendo che i palestinesi sono determinati a garantire i loro diritti e non rinunceranno a questa ricerca che dura da decenni. "Dopo 15 mesi di aggressioni israeliane, è chiaro che non si può sconfiggere il popolo palestinese. Questa nazione lotta per i suoi legittimi diritti da oltre 75 anni e non ci arrenderemo".

Secondo il portavoce, Trump affronta il tema dei palestinesi come fosse una 'questione immobiliare', invece di riconoscere il profondo legame che i palestinesi hanno con la loro patria. "Nessuno venderà questa terra. E nessuno accetterà nient'altro in cambio", ha detto Hamdan. "Invece di aiutare i palestinesi, Trump sta parlando di aiutare l'occupazione", ha aggiunto, esortando l'ex presidente ad agire nella "giusta direzione". "Se deciderà di trasferire i palestinesi dalla loro terra, creerà una nuova equazione nella comunità internazionale in cui qualsiasi popolo può essere trasferito, qualsiasi Paese può essere distrutto e l'occupazione può continuare".

Netanyahu: "Non sono necessarie le truppe Usa"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato Trump per le sue idee non convenzionali. Per il primo ministro israeliano, inoltre, ha detto alla Cbs News, non sono necessarie truppe americane per trasformare in realtà il piano del presidente americano sulla Striscia di Gaza.

La seconda fase dell'accordo

E' in forse la partenza della delegazione israeliana per Doha, dove dovrebbero tenersi i colloqui per la seconda fase dell'accordo sulla Striscia di Gaza. Lo scrive il quotidiano Israel Hayom citando una fonte dello staff di Netanyahu. Se una delegazione israeliana partirà per Doha, precisa la fonte, si tratterà di un team tecnico.

All'inizio della settimana l'ufficio di Netanyahu aveva detto che la delegazione sarebbe partita oggi, dopo gli incontri del premier con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Washington e alti funzionari della sua amministrazione.

 

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