Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, si chiama fuori: nessuna disponibilità a candidarsi al posto del presidente
In pubblico, gli alleati di Joe Biden continuano a minimizzare l'allarmante fragilità mostrata dal presidente nel dibattito televisivo con Donald Trump, attaccando chi esprime dubbi o preoccupazioni come "la brigata di paurosi". Ma in privato da giorni sono incollati al telefono per tranquillizzare esponenti del partito e finanziatori sempre più nervosi in vista delle elezioni di novembre.
Una vera e propria campagna per salvare la candidatura alla rielezione del presidente, di fronte alle numerose e autorevoli voci che gli chiedono un passo indietro per il bene della nazione e cercare di sedare quella che potrebbe diventare una rivolta interna al partito.
La campagna è continuata nel weekend a Camp David, dove il presidente si è riunito con la moglie Jill e il resto della famiglia, un appuntamento già fissato per farsi scattare una foto di famiglia dalla celebrity photographer Annie Leibovitz, ma in questa situazione è stata l'occasione per ricevere l'appoggio e l'incoraggiamento ad andare avanti.
E' stata quindi rafforzata la posizione dell'81enne presidente che nei colloqui privati continua a ripetere la sua determinazione a rimanere in gara. Ma ha chiesto a consiglieri e alleati di informarlo dettagliatamente su commenti e critiche post dibattito, esprimendo preoccupazione se non vero e proprio sgomento per le richieste di ritiro dalla corsa per la Casa Bianca.
I fedelissimi, comunque, descrivono Biden come "calmo e fermo" nella sua determinazione, facendo riferimento alla lunga storia di difficoltà personali e politiche che ha affrontato negli 81 anni di vita. "Ha avuto una notte negativa, ma questa è finita, siamo ancora qui, andiamo avanti", ha detto una delle persone vicine al presidente.
Intanto, dalla rosa dei nomi indicati come potenziali sostituti di Biden, prova a cancellarsi Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, prendendo le distanze dal movimento che la vuole candidata alla Casa Bianca. E lo ha chiarito in una cordiale, ma anche imbarazzata, telefonata con Jennifer O'Maley Dillon, a capo della campagna per la rielezione del presidente, alla quale ha assicurato di odiare il fatto che il suo nome sia in cima alla lista di quelli che stanno insistentemente circolando dopo il disastro di Biden al dibattito di giovedì scorso ad Atlanta.
Nella telefonata, la 52enne democratica, da molti considerata la miglior sostituta di Biden visto che è alla guida di uno stato chiave come il Michigan, ha reiterato il suo impegno e la sua volontà di aiutare il presidente nella campagna per la rielezione.
Ma non ha nascosto - rivelano a Politico fonti informate - la sua preoccupazione riguardo al fatto che ora tutto rischia di essere molto più difficile per Biden. Ed ha anche lanciato un messaggio di allarme molto chiaro, riguardo al fatto che dopo il dibattito il Michigan sarebbe ormai perso per Biden.