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Alessandro Coatti, chi era il ricercatore fatto a pezzi in Colombia

Era arrivato il 28 marzo e voleva raggiungere un parco naturale

Alessandro Coatti, foto dalla pagina Fb della
Alessandro Coatti, foto dalla pagina Fb della
08 aprile 2025 | 20.47
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Il corpo smembrato dell'italiano Alessandro Coatti è stato trovato nella località turistica di Santa Marta, nei Caraibi colombiani, lo scorso 6 aprile. Nato il 3-8-1986 a Portomaggiore in provincia di Ferrara, il 38enne Coatti era laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa in Neurobiologia Molecolare con il massimo dei voti, e con un Master al University College London. Era un biologo, residente a Londra dal 2017, membro della Royal Society of Biology. "Siamo devastati nel dare l'annuncio della sua morte" hanno scritto sulla loro pagina Facebook, condividendo una fotografia.

Coatti - a quanto si apprende - aveva fatto ingresso in Colombia lo scorso 28 marzo nell'ambito di un viaggio nei Paesi latino-americani iniziato lo scorso gennaio che lo aveva portato in Ecuador, Perù e Bolivia. Il personale dell'hotel Marovi, presso il quale alloggiava dal 3 aprile, ha confermato alla polizia che l'italiano avrebbe lasciato la struttura il 5 aprile scorso affermando di volersi recare al Mercato Pubblico con l'intenzione di trovare lì un trasporto per il Parque Tayrona, parco naturale e nota meta turistica.

Da quel momento non si sono più avute notizie di Coatti, fino al ritrovamento il giorno seguente di una valigia con braccia e testa del connazionale nel quartiere di Villa Betel, nelle adiacenze dello Stadio 'Sierra Nevada'. L'identificazione è stata effettuata attraverso la fotocopia del passaporto in possesso della struttura alberghiera (della quale il connazionale aveva un braccialetto al polso).

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