Terminata la Conferenza Nazionale sulla Sicurezza del Trasporto pubblico di Milano, l’ideatore del sistema ADAS E.V.A sarà a Roma per l’Expo per la mobilità sostenibile.
Roma, 4 giugno 2024.Tahir Olivier, ingegnere napoletano, fondatore della Safe Industries, Startup Innovativa resa ad interesse strategico nazionale sulla sicurezza urbana dalla direzione nazionale antimafia, nell’ambito delle politiche sulla sicurezza nazionale, alla Conferenza nazionale sulla sicurezza e legalità di Napoli del 2019, ha progettato e prodotto il primo sistema di assistenza alla guida destinato al trasporto pubblico europeo, autobus, veicoli per il trasporto di bambini e minibus. Diventato obbligatorio con la legge UE 2144/2019 dell’Unione, i nuovi requisiti per le omologazioni dei veicoli di categoria M2 – M3, N2 – N3 (comprensivi di veicoli per il trasporto merci come Tir e Furgoni), che prevedono all’art. 9 comma 3 l’obbligo di installazione di sistemi avanzati di assistenza alla guida su tutti i veicoli di nuova produzione e dal 7 luglio 2024 su tutti i veicoli ai quali verrà richiesta l’immatricolazione. Divenuto fornitore ufficiale del sistema per il trasporto pubblico del governo di Malta, attraverso Malta Public Transport e Malta Transport, l’ingegnere è anche funzionario dell’agenzia sulla sicurezza urbana della Nato ESIA.
La prima tappa della Conferenza nazionale sulla sicurezza urbana, organizzata a Milano presso il Next Mobility Exhibtion, fiera destinata all’innovazione tecnologia per il trasporto pubblico, ha visto tra gli altri come relatori, il Segretario Nazionale autoferro dell’UGL, Dott. Fabio Milloch, l’Assessore ai trasporti e alla mobilità della Regione Lombardia, il Commissario Capo della sicurezza del Traffico del Comune di Milano, il Direttore Generale di AMC – Catanzaro, società del trasporto pubblico calabrese e numerosi sono stati gli astanti, consentendo alla prima tappa, di essere un apri pista per quella che l’ingegnere riconosce essere lo strumento e il veicolo giusto per creare una “cultura della Sicurezza”, nei quali sono coinvolti non solo i costruttori di autobus, ma direttori generali delle società di trasporto, gli stakeholder e in fine non per ultimo, gli utenti deboli della strada. Il riferimento finale, punta a ricordare che incidenti come quello avvenuto sul ponte Morandi di Mestre, dove hanno perso la vita 21 persone, non accada mai più.
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