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Neonati uccisi e sepolti a Parma, Cassazione: "Chiara Petrolini resta ai domiciliari"

Sulla vicenda si esprimerà ora il Riesame. La giovane è accusata dell'omicidio dei suoi due figli e dell'occultamento dei cadaveri nel giardino di casa

Chiara Petrolini
Chiara Petrolini
25 febbraio 2025 | 18.28
LETTURA: 1 minuti

Chiara Petrolini resta ai domiciliari. La Cassazione, dopo l'udienza di oggi a porte chiuse, ha annullato con rinvio per un nuovo giudizio l'ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Bologna che, in accoglimento dell'appello della procura, aveva disposto la custodia in carcere al posto dei domiciliari.

La 21enne è accusata di omicidio e soppressione di cadavere in relazione al ritrovamento dei corpi dei suoi due neonati partoriti e subito dopo seppelliti nella villetta di famiglia a Vignale di Traversetolo in provincia di Parma, all'insaputa di famiglia e fidanzato. Sulla vicenda ora dovranno esprimersi nuovamente i giudici del Riesame.

Primogenito era vivo al momento del parto

Dalla relazione tecnica, realizzata dal medico legale Valentina Bugelli e dall’antropologa forense Francesca Magli, era emerso che il primogenito di Chiara Petrolini sarebbe morto per uno choc emorragico "da revisione del cordone ombelicale in assenza di un adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali”. Era risultato, inoltre, dall'esame che il neonato era ancora vivo al momento del parto.

Se i pubblici ministeri Alfonso D’Avino e Francesca Arienti non avevano avuto dubbi fin dalle prime indagini nel parlare di uccisione per il secondogenito della ragazza, anche la morte del primo figlio - nato tra la 32esima e la 37esima settimana - era stata così ricondotta a un'azione volontaria della 21enne.

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