19 marzo 2024. Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato recentemente un articolo dedicato alle università telematiche dal titolo “La fabbrica delle lauree facili”, puntando il dito contro diversi atenei, tra cui l’Università Niccolò Cusano, pur senza conoscere realmente l’ambiente e l’attività didattica e di ricerca di questa realtà.
Il Prof. Gino Bella, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Università Niccolò Cusano, ha commentato l’articolo intervenendo nella trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.
“L’approccio di questo articolo -ha affermato Bella- è quello di definire un confine tra i buoni e i cattivi, anziché andare all’interno delle singole realtà. Sostanzialmente, l’articolo è estremamente superficiale, perché non entra all’interno del problema, che è un problema universitario italiano.”
“Non voglio entrare specificamente nel contenuto di questa analisi unilaterale degli atenei telematici -ha dichiarato il Rettore Fabio Fortuna al quotidiano Tag24-. In questi atenei insegnano professori ordinari, associati e ricercatori che sono vincitori di concorsi pubblici, al pari di quelli degli atenei statali. Questo già è un elemento di garanzia sotto il profilo della didattica. Le università telematiche e statali fanno tutte parte dello stesso sistema universitario, fare differenziazioni è pregiudizievole. La differenza sta solo nella modalità di erogazione nella didattica.”
Infine, Pietro Battaglia, il presidente nazionale degli studenti di “Noisiamocusano” ha affermato “I servizi che danno le telematiche sono di qualità, dal tutoraggio che ti avvicina al percorso di studio e che ti mette in contatto con gli assistenti, i quali ti seguono e ti assistono nel percorso, per non parlare dei professori. Io mi preoccuperei delle statali che non offrono nessun servizio in più, ma nessuno dice nulla e non lo mettono in rilievo perché sono vicine all’ambiente di Repubblica.”
Ufficio Stampa