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Roma, 14 febbraio 2025. 500 professionisti in sala e oltre 50 mila collegati per il convegno “Decreto Salva Casa. L'impatto della legge su professionisti e cittadini”, che si sta svolgendo oggi presso l'Università degli Studi di Roma Tre, organizzato dall'Ordine degli Architetti di Roma e provincia, dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, dal Consiglio Notarile dei Distretti di Roma Velletri e Civitavecchia e dal Collegio dei Geometri di Roma e provincia e dal Collegio Periti Industriali.
Per la prima volta insieme i cinque ordini professionali romani tra i più numerosi di Italia per parlare di un tema comune a tutti: il Decreto Salva Casa. Durante l'incontro in cui è intervenuto il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, On. Matteo Salvini, specificando l'importanza di questa legge per aiutare gli italiani a regolarizzare le piccole difformità edilizie e permettere di conseguenza
una più facile commerciabilità degli immobili, il parter di relatori sta analizzando i punti di forza e quelli di criticità della normativa.
Il DL è un' opportunità per i tecnici e i professionisti dell’edilizia. Si stima che oltre la metà degli immobili italiani potrebbe beneficiare delle nuove possibilità di sanatoria delle piccole difformità, con effetti immediati sull’incremento della domanda di incarichi e servizi professionali. Ai professionisti tecnici sono richiesti nuovi adempimenti e nuove responsabilità. Sono chiamati a garantire che le soluzioni abitative proposte, non solo rispettino le normative in vigore, ma siano anche sostenibili e funzionali. I notai, dal canto loro, giocano un ruolo decisivo nel garantire che tutte le transazioni immobiliari siano trasparenti e conformi alle leggi, proteggendo i diritti di tutte le parti coinvolte.
“Ognuno di noi, con il suo specifico apporto, contribuisce a un mosaico più ampio, dove l'obiettivo comune è quello di semplificare gli iter burocratici per il cittadino. Senza una sinergia efficace, rischiamo di vedere fallire anche l'intento stesso del decreto. Operiamo sotto un’obbligazione di risultato, che implica la necessità di fornire un progetto che sia non solo utilizzabile, ma anche realizzabile”- afferma Massimo Cerri, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
Dichiara il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Alessandro Panci: “È necessaria una revisione organica del Testo unico dell’edilizia, che è datato e non ci aiuta a intervenire sul nostro patrimonio edilizio. Ben vengano gli obiettivi del Salva Casa, però ci sono una serie di criticità che vanno superate. Criticità che dipendono anche dal fatto che il decreto territorialmente in Italia si sta applicando in maniera diversa. Il convegno di oggi mira a fornire ai nostri colleghi le informazioni necessarie per la professione a fronte delle ultime novità e a far comprendere al legislatore che bisogna prestare la massima attenzione agli aspetti tecnici, affinché le norme siano chiare, non lascino spazio a dubbi interpretativi e siano immediatamente applicabili”.
“Il Decreto ha intercettato esigenze e criticità che giornalmente affrontiamo nei nostri studi, prevendendo un iter più semplice per sanare i così detti abusi minori. Si rende più rapida la commercializzazione degli immobili che presentano lievi difformità e mi riferisco in particolare al regime delle tolleranze i cui limiti sono stati estesi. Il 2% di tolleranza precedentemente ammesso era poco o nulla per un appartamento di medie dimensioni. In generale, poco cambia per noi Notai, da sempre garanti delle transazioni immobiliari, quando ci si imbattiamo in abusi maggiori o in assenza di titolo edilizio o di totale difformità. Non possiamo ricevere atti relativi a immobili affetti di questa tipologia a pena di nullità”- afferma Marco Forcella, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti di Roma Velletri Civitavecchia.
Ora è importante uniformare l'applicazione della normativa in tutta Italia, come ha sottolineato anche l'On. Salvini, affinché da Bolzano a Catania non ci siano interpretazioni differenti della legge e i cittadini possano essere tutelati ovunque nello stesso modo, disponendo delle stesse possibilità di sanare e commercializzare un immobile. E contemporaneamente si auspica che il DL diventi realmente applicabile, in quanto al momento i tecnici denunciano difficoltà pratiche, dalla mancanza di modulistica uniformata a visioni differenti da parte dei funzionari degli enti locali.
Ulteriore auspicio è che il Salva Casa sia un primo step che porti alla revisione del Testo unico sull'edilizia che ha subito troppe revisioni e troppe stratificazioni, tanto da creare numerose difficoltà interpretative.
Giada Gibilaro
Ufficio Stampa
Consiglio Notarile di Roma Velletri e Civitavecchia
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
3388258095