"Servono misure straordinarie per normalizzare il prezzo del gas"
"E' appena cominciata una discussione europea, in questi ultimi tre giorni abbiamo avuto due lunghi colloqui con la presidente von der Leyen e il suo gabinetto, e oggi c'è stato il G7 Energia da cui è emersa la necessità a livello globale di rivedere anche alcune regole del mercato. Sapete che in questo momento il costo del gas non ha molto a che vedere con il prezzo di estrazione". Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani davanti alle Commissioni riunite Bilancio, Ambiente e Politiche Ue del Senato.
"Paradossalmente l'impatto sulle nostre bollette non dipende dal prezzo reale della materia prima ma da quanto il mercato abbia fatto salire la sua quotazione, oggi abbiamo quotazioni circa dieci volte quella reale di estrazione", spiega.
"Mentre parlavamo al G7 Energia si ragionava con i colleghi ministri sul fatto che effettivamente noi stiamo comprando ancora gas dalla Russia perché il flusso è addirittura leggermente superiore a poche settimane fa ma a prezzi talmente elevati, per via delle tensioni di mercato, che di fatto circa un miliardo di euro sta entrando ogni giorno nelle casse della Russia", dice Cingolani sottolineando che "servono misure straordinarie per normalizzare il prezzo del gas perché non possiamo chiudere tutto ma nemmeno pagare il gas russo dieci volte il prezzo reale".
"Il collega tedesco - racconta - diceva che non possiamo chiudere e fermare tutta l'economia perché diventa una tragedia sociale in Germania, vale anche per noi onestamente perché Germania e Italia hanno un destino simile come importazioni", da qui la richiesta di misure per normalizzare il prezzo del gas.