Missione con Centinaio e Ceccardi in Spagna, stasera il rientro con 50 connazionali
E' "corsa contro il tempo" per riportare in Italia "una cinquantina di nostri connazionali, bloccati in Spagna". Sanchez, primo ministro iberico, ha appena annunciato che, da domani, nel Paese si chiude tutto. Gian Marco Centinaio, ex ministro leghista del Turismo e Susanna Ceccardi, candidata del Carroccio per la guida della regione Toscana, per quelle elezioni previste in primavera, ma poi slittate, sono già a Barcellona.
Dopo la partenza, ieri da Pisa, con un pullman affittato, due autisti, un medico a bordo e mascherine e guanti da distribuire ai passeggeri, ora preparano il rimpatrio "per chi è stato lasciato solo, per gente che dopo la quarantena è magari rimasta senza un euro e non sa come tornare a casa". Tante, però, le polemiche che sono scoppiate. Da Roma, dal Pd, dal M5S, in tanti puntano il dito contro i leghisti, accusati di aver organizzato tutto per propaganda, per calcolo elettorale, noncuranti dei rischi.
Raggiunto al telefono dall'AdnKronos, Centinaio replica alle accuse: "Ho letto delle polemiche, delle accuse di imprudenza che ci vengono rivolte, ma qualcosa si deve fare per i nostri concittadini che ci hanno chiesto aiuto, nessuno se ne stava occupando". L'ex ministro del Turismo assicura che loro le cose le stanno facendo bene: "Faremo una visita medica a tutti, approfondita, febbre, pressione sanguigna, facendo viaggiare tutti con le dotazioni di sicurezza". Poi tutti a bordo.
Alla ministra Bellanova, che punta il dito contro l'uso del pulmann dice il leghista: "Mi pare che anche Di Maio abbia previsto, proprio come noi, di usare questi mezzi per dare aiuto a chi sta bloccato all'estero", aggiungendo come "il ministro degli Esteri, guarda caso, abbia deciso di muoversi dopo che lo abbiamo fatto noi". Di oggi la notizia di un accordo con Alitalia per i rimpatri. Mentre domani una nave della Grimaldi partirà dalla città catalana alla volta di Civitavecchia.
"Ieri - rivela Centinaio - mi ha mandato un messaggio Di Maio, chiedendoci di tornare indietro, mentre già eravamo in Francia, ma noi avevamo avvertito Viminale e Farnesina che saremmo partiti, ci avevano dato il via libera".
Ora il pulmann leghista è pronto a rientrare da Barcellona: "Aspettiamo un volo, che dovrebbe arrivare in serata dalle Canarie, dove ci sono gli altri italiani che ci hanno chiesto di poter rientrare con noi". Entro mezzanotte si prende l'autostrada, direzione Pisa. Quindici ore di viaggio: soste previste solo per fare benzina e un caffé per gli autisti.