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Di Maio: "A Renzi ho detto che non tollero tensioni"

Il leader del M5S: "Mi ha chiamato ieri sera per dirmelo. Non gioiamo di scissioni, ma noi unico polo alternativo". E ironizza: "'Di Matteo ne abbiamo già avuto uno..."

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17 settembre 2019 | 22.01
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"Ieri sera mi ha chiamato Renzi. Mi ha informato di questa scissione. A Renzi ho detto che di 'Matteo' che ogni giorno creava tensioni nel governo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza. Una cosa è certa: io non tollererò tensioni di alcun tipo. Bisogna lavorare solo per gli italiani". Così Luigi Di Maio ai gruppi parlamentari M5S, nel corso della riunione in corso a Montecitorio, aggiungendo di meravigliarsi "di chi oggi si è meravigliato" dell'ultima mossa di Renzi. "Non gioiamo delle scissioni degli altri, ma è chiaro che, mentre il Pd si frammenta, noi rimaniamo l'unico vero polo alternativo nel panorama politico italiano. E se facciamo le cose dette, gli italiani ci daranno fiducia".

Detta, poi, i tempi e le questioni sul tavolo. "Il governo è stato formato, adesso dobbiamo cambiare approccio. Abbiamo un programma da realizzare e gli accordi dovete chiuderli voi nelle Commissioni. Su salario minimo, acqua pubblica, taglio tasse, riforma della sanità e tanto altro. Ora sta a voi in Parlamento portare a casa i punti del programma. Non dovete aspettare nessuno, nelle vostre Commissioni avete le forze per chiudere gli accordi". "Il taglio dei parlamentari va fatto entro la seconda settimana di ottobre. Non oltre. È uno di quei provvedimenti che va approvato subito. Intanto si tagliano parlamentari e poi si procede con legge elettorale".

"Stasera parliamo della legge di bilancio, perché siamo già a settembre ed è tempo di programmare. Piena responsabilità al gruppo parlamentare. Fissate con le Commissioni gli obiettivi e andate avanti. Entro la fine di settembre dobbiamo avere una programmazione chiara di quello che vogliamo portare in legge di bilancio. Disinnescare le clausola di salvaguardia è il punto di partenza, in mezzo c'è il taglio del cuneo fiscale e gli investimenti green. Dobbiamo fare delle scelte coraggiose".

Quanto alle prossime regionali, ha definito quello dell'Umbria "un esperimento innovativo ma non lo stiamo studiando per le altre regioni". "Vedremo come andrà, di sicuro è un esperimento nuovo - conclude -. È una scommessa importante".

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