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"Controlli preventivi sulle navi"

Vertice a Palazzo Chigi sui migranti. Il premier Conte: "Clima proficuo" poi rivolge ai ministri un invito "a coordinarsi di più per evitare disguidi"

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP
10 luglio 2019 | 22.47
LETTURA: 5 minuti

E' durato poco meno di un'ora il vertice sui migranti a Palazzo Chigi voluto dal premier Giuseppe Conte con i ministri competenti per "coadiuvare le iniziative" dei dicasteri competenti "anche al fine di evitare che possano ingenerarsi sovrapposizioni e malintesi". Al tavolo hanno preso parte il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, i responsabili degli Esteri e della Difesa, Enzo Moavero Milanesi ed Elisabetta Trenta, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e il capo del gabinetto del ministero dell'Economia, Luigi Carbone, che ha preso parte al vertice al posto di Giovanni Tria, impegnato a Milano.

Durante il vertice, a quanto apprende l'Adnkronos, Conte ha rivolto ai ministri un invito "a coordinarsi di più per evitare disguidi". Il premier ha riferito di un "clima proficuo'' nella riunione che arrivava dopo le polemiche dei giorni scorsi tra i titolari di Interno e Difesa, Matteo Salvini e Elisabetta Trenta.

SALVINI - Soddisfatto del vertice anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Il vertice? E' andato bene, nel senso che ho portato al tavolo un numero di morti e dispersi più che dimezzato... per ora, toccando ferro, numeri ci danno ragione" ha spiegato ai giornalisti. Salvini ha poi aggiunto di non stare facendo la guerra alle Ong: "Non facciamo guerra a nessuno...vogliamo semplicemente garantire accoglienza a chi scappa davvero dalle guerra e arriva in aereo con i corridoi umanitari e stroncare il traffico di esseri umani legato a quello di droga - ha detto -. Se tutti hanno la coscienza pulita, immagino che tutti si sottopongano ai controlli di gdf e marina...".

Quindi il titolare del Viminale ha annunciato: "Abbiamo messo sul tavolo altre iniziative come i controlli della Marina militare preventivi sulle navi di presunto soccorso per verificare se abbiano tutti i requisiti''. '"Siccome prevenire è meglio che curare, in caso di nuovi conflitti vogliamo farci trovare pronti - ha specificato ancora Salvini -. A me basta che le navi delle forze armate difendano in consigli via terra, aereo e via mare: esercito, Marina, Guardia di finanza. Se ciascuno fa il suo, in Italia entra chi deve entrare''.

TRENTA - La riunione è stata definita "collaborativa e molto interessante" anche dalla ministra Trenta, che sul blocco dei porti da parte delle navi della Marina per frenare l'immigrazione, ha spiegato di averla "letta dai giornali perché il ministro Salvini non me l'ha chiesta". Poi, a chi gli domandava se quella di Salvini fosse una provocazione per finire sui giornali, Trenta ha spiegato: "A volte le parole vengono fraintese", la Marina Militare "continuerà a fare quel che ha sempre fatto", agendo "nell'ambito delle 24 miglia marittime in concorso con la Gdf o la Guardia costiera". La ministra ha rimarcato poi come una nave della Marina Militare schierata a difesa dei porti "creerebbe problemi". E a chi gli domandava se sulla Marina comandi lei o il responsabile del Viminale, "la Marina risponde al ministro di riferimento", dunque alla Difesa, ha risposto Trenta.

"Nonostante l'agitazione del momento - ha scandito Trenta - stiamo lavorando tutti insieme per la sicurezza del Paese. Le navi prendono ordini dal ministro di riferimento. Bisogna comprendere bene che ogni ministro ha una sua area di competenza, nelle aree di concorso in cui si partecipa insieme alla competenza di un altro ministero ci si coordina. Ma l'ordine viene sempre dal ministro di riferimento". Per la ministra, "il tema delle migrazioni è un problema, va gestito insieme e il Paese dovrebbe andare tutto nella stessa direzione, senza farne un tema politico".

E sui cosiddetti sbarchi fantasma, "non sono fantasma, sono sbarchi di cui conosciamo tutti i numeri - ha precisato Trenta - se fossero fantasma non ne sapreste nulla neanche voi. Nonostante l'agitazione di questi giorni, stiamo lavorando tutti insieme per la sicurezza del Paese".

"DRASTICO CALO SBARCHI" - Una nota della presidenza del consiglio dei ministri ha sottolineato che la riunione a Palazzo Chigi "è stata una occasione utile per analizzare gli ultimi dati aggiornati sul flusso dei migranti verso il nostro Paese". "Dai dati a disposizione emerge che rispetto allo scorso anno c'è stato un drastico calo degli sbarchi sulle nostre coste, con il governo italiano fermamente impegnato nel contrasto ai traffici illegali - si legge nella nota -. Una strategia che sta dando i suoi frutti".

Nella nota è stato reso noto inoltre che "il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avvierà un'interlocuzione con il premier tunisino Youssef Chahed per concordare un'azione di intensificazione delle attività di sorveglianza delle coste tunisine e per cercare di rafforzare gli accordi di rimpatrio già esistenti". Quanto alla situazione in Libia, "è stato concordato che il governo italiano contribuirà a offrire ulteriore sostegno alla Guardia Costiera libica in termini di risorse materiali e di training".

Nel corso della riunione tra il premier e i ministri interessati, "è stato convenuto di insistere nelle varie sedi europee per ottenere un efficace meccanismo europeo di redistribuzione dei migranti che sbarcano in Italia - si legge nella nota -. Istanza, questa, che verrà rappresentata sia dal ministro Salvini alla prossima riunione dei ministri degli Interni europei a Helsinki, sia dal ministro Moavero nella prossima riunione dei ministri degli Esteri Ue, e dallo stesso Presidente Conte al prossimo Consiglio europeo utile".

"E' stato anche fatto il punto sugli emendamenti già presentati al decreto Sicurezza bis, che rafforzeranno ancora di più gli strumenti a disposizione per combattere i traffici illegali" ha spiegato ancora la presidenza del Consiglio.

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