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'Tradito' dai 5S, Dall'Osso passa a Forza Italia

MAtteo Dall'Osso (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
MAtteo Dall'Osso (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
07 dicembre 2018 | 13.35
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Matteo Dall'Osso lascia a sorpresa il gruppo parlamentare del M5S alla Camera per passare a quello di Forza Italia. Il deputato grillino, malato di Sla, annuncia in un'intervista a 'Il Giornale' l'addio ai pentastellati spiegando di aver preso la decisione dopo la bocciatura dei suoi emendamenti a tutela dei disabili. "Ci ho creduto, davvero", dice il parlamentare, aggiungendo: "Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male".

Ora il cambio di casacca. Dall'Osso spiega così perché ha scelto di passare nel gruppo azzurro: "Penso che Forza Italia per i valori di libertà e solidarietà che promuove - ricordo il lavoro a tutela delle donne svolto da Mara Carfagna - e l'attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani possa garantire l'attenzione verso i disabili. Per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa".

L'addio di Dall'Osso lascia spiazzati parlamentari e vertici grillini. Una vicenda vissuta come un fulmine a ciel sereno, visto che il deputato bolognese non avrebbe informato né colleghi né direttivo della sua decisione, avviando direttamente il dialogo con gli azzurri. Il cambio di casacca potrebbe però costare cara al deputato grillino, che rischia di dover pagare una penale da 100mila euro per il passaggio al gruppo parlamentare di Forza Italia.

Fonti del direttivo M5S sottolineano all'Adnkronos che il gruppo non intende fare sconti al deputato. Le stesse fonti ribadiscono quanto scritto nel nuovo codice etico pentastellato, in vigore dall'anno scorso. In caso di "abbandono del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro gruppo parlamentare sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di € 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l’elezione del parlamentare stesso".

Francesco D'Uva, capogruppo del M5S alla Camera, precisa però che "nessuno ha mai chiesto la penale a Dall'Osso, chi dice questo - aggiunge - afferma il falso. Umanamente sono dispiaciuto per la decisione di Matteo, vederlo sul palco di Forza Italia mi ha colpito profondamente. Adesso però basta strumentalizzazioni. Incrementiamo il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di 10 milioni per l'anno 2019". Sull'ipotesi penale intervine lo stesso Luigi Di Maio. "Voglio capire prima cosa è successo - sottolinea -, conosco Matteo e Fi è la cosa più lontana da lui. Prima di tutto voglio capire cosa è successo, poi ribadiamo e chiariamo tutto il resto".

Penale a parte, c'è anche la questione restituzioni. Dall'Osso "deve versare anche i soldi per le restituzioni", è l'imperativo che arriva all'Adnkronos dai piani alti del Movimento 5 Stelle. Nelle settimane scorse, lo stesso deputato avrebbe chiesto una deroga per versare i soldi più avanti e poter sostenere le cure, essendo affetto da Sla.

Triste per l'addio del deputato la senatrice M5S 'ribelle' Elena Fattori, che si sfoga su Facebook: "Matteo ci lascia. Passa a Fi. Sospendo il giudizio ma sono triste. Sono triste perché Matteo è una persona speciale - scrive la senatrice -. Sono triste perché lo abbiamo lasciato indietro. Sono triste perché lasciamo indietro tante persone deboli. Sono triste perché nessuno doveva rimanere indietro. Sono triste perché così vince la vecchia politica. Sono triste perché perde chi ha sognato".

Da parte di Forza Italia, lo scouting verso i Cinquestelle è iniziato tempo fa, anche se gli 'effetti' si cominciano a vedere solo adesso, con l'ingresso di uno degli storici esponenti pentastellati come Dall'Osso, dopo mesi di insofferenza verso la sua 'casa madre'. L'operazione 'adotta un grillino' è partita ad Arcore, neanche tanto sottotraccia, già pochi giorni dopo il 4 marzo: presentando le 'matricole azzurre' in Parlamento, Silvio Berlusconi aveva lanciato un appello per scongiurare il voto anticipato nonostante la vittoria di M5S e Lega: ''ognuno di voi deve farsi amico un grillino e convincerlo a non staccare la spina a questa legislatura...''. Da allora il pressing sugli 'scontenti' della linea Di Maio non è mai finito.

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