Il decreto sicurezza e immigrazione targato Matteo Salvini rischia di spaccare il Movimento 5 Stelle anche alla Camera. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti parlamentari, 19 deputati M5S hanno inviato una mail al capogruppo pentastellato Francesco D'Uva per rivendicare la possibilità di apportare modifiche al testo del dl licenziato dal Senato lo scorso 7 novembre. D'Uva replica che il decreto sicurezza "è già stato migliorato al Senato" e, consentendo "di smantellare il business sulla pelle dei migranti", rappresenta "una battaglia storica del Movimento". A replicare è anche Salvini, all'Adnkronos: "Il decreto sicurezza-immigrazione va approvato, e in fretta, per il bene degli italiani". "Lotta all’immigrazione clandestina e alla mafia - aggiunge poi in una dichiarazione - non possono aspettare".
"Ecco perché ho firmato", lo sfogo del deputato 5S
Alla Camera - dove sono in corso le audizioni, in Commissione Affari Costituzionali, sul decreto sicurezza - rischia dunque di aprirsi un nuovo fronte dopo le tensioni al Senato che hanno visto protagonisti 5 esponenti M5S (Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero), i quali si sono rifiutati di partecipare al voto di fiducia al governo sul provvedimento e per questo motivo sono finiti sotto la lente di ingrandimento del collegio dei probiviri.
Mai dai vertici M5S la reazione è tranchant: il dl sicurezza "si chiude alla Camera. Punto. Non sono previste modifiche". Viene chiaramente fatto intendere che non c'è spazio per un confronto all'interno del gruppo pentastellato: il testo, per i piani alti del Movimento, deve passare così com'è. E Luigi Di Maio chiede "lealtà". "Il dl sicurezza è alla sua seconda lettura. Auspichiamo venga approvato in ultima lettura alla Camera - dice il capo politico M5S - andare oltre con una nuova lettura vuol dire far decadere" un provvedimento che il governo "vuole portare a casa, alla Camera: la maggioranza si è impegnata a fare questo. Adesso si va avanti". "Chi ha firmato la lettera - aggiunge Di Maio - lo ha fatto spiegando che riconoscono l'importanza che questo dl ha per governo e maggioranza", dunque "mi aspetto lealtà. Il governo va avanti finché è autonomo" il che "vuol dire che la maggioranza deve votare i provvedimenti del governo".