Danneggiati quasi 4000 edifici, arrestati sciacalli. Governo libanese si dimette
I soccorritori che stanno scavando tra le macerie del porto di Beirut, devastato dalla duplice esplosione di martedì, hanno trovato altri cinque corpi senza vita. Lo rende noto l'esercito libanese, impegnato a scavare tra i detriti insieme alla Protezione civile, ai Vigili del Fuoco e alle squadre inviate dalla Russia e dalla Francia. In una nota dell'esercito rilanciata dall'agenzia di stampa Nna si legge che proseguono le ricerche per individuare altri dispersi.
Sono quasi quattromila gli edifici danneggiati dalla duplice esplosione, oltre 4.200 le auto devastate dalla deflagrazione. E' la stima resa nota dal colonnello Joseph Musallam, responsabile delle relazioni esterne dell'esercito libanese, all'emittente Mtv. ''Finora abbiamo verificato che ci sono 3.972 edifici danneggiati e 4.214 auto danneggiate'', ha dichiarato Musallam. ''Dal primo giorno dell'esplosione abbiamo iniziato a togliere macerie lontano dallo sguardo dei mezzi di informazione'', dimostrando ''impegno a fornire aiuto, oltre che a garantire la sicurezza''.
Quello che le squadre dell'esercito stanno ora facendo, ha aggiunto, è ''cercare di preservare le proprietà''. In quest'ottica ha annunciato che ''sono stati arrestati ogni giorno diversi ladri e saccheggiatori''.