Per la delegazione Ue per le relazioni con Pechino "notizie sulla sterilizzazione forzata e sugli aborti sono atrocità senza precedenti"
Nella regione autonoma cinese dello Xinjiang potremmo essere davanti ad un "genocidio" nei confronti della comunità uigura. Lo affermano Reinhard Buetikofer (Germania, Verdi) ed Evelyne Gebhardt (Germania, S&D), rispettivamente presidente e primo vicepresidente della delegazione del Parlamento Europeo per le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese.
"Siamo profondamente scioccati dalle ultime rivelazioni sulla massiccia campagna del Partito Comunista Cinese per schiacciare il tasso di natalità degli uiguri nello Xinjiang - affermano Buetikofer e Gebhardt - le notizie sulla sterilizzazione forzata e sugli aborti, come pure sulle severe sanzioni che vengono inflitte per le violazioni alle norme sul controllo delle nascite, sono di un'atrocità senza precedenti e corroborano ulteriormente la valutazione che potremmo essere di fronte all'attuazione di un genocidio".
Il Parlamento Europeo, ricordano Buetikofer e Gebhardt, ha già condannato l'internamento di massa degli uiguri nei campi di rieducazione politica nello Xinjiang. "Le nuove informazioni sottolineano l'urgente bisogno di un'indagine indipendente sulla situazione - proseguono - e di un regime sanzionatorio per la violazione dei diritti umani". Buetikofer e Gebhardt sottolineano "l'urgenza della situazione" e chiedono alla Commissione Europea, all'Alto Rappresentante e agli Stati membri dell'Ue "di condannare in modo univoco queste pratiche e di agire rapidamente per trovare una risposta adeguata".