Carcano (Unione atei agnostici razionalisti) all'Adnkronos: "Così ci si cancella dall'elenco degli appartenenti alla Chiesa cattolica ma il sacramento non si può cancellare"
di Enzo Bonaiuto
Per farsi 'sbattezzare' o anche 'scresimare', basta scaricare un modulo e inviare al parroco una raccomandata con ricevuta di ritorno. E' quanto ricorda l'ex segretario nazionale dell'Uaar, l'Unione atei agnostici razionalisti, Raffaele Carcano, sentito dall'AdnKronos nel giorno in cui il Vaticano - attraverso una Nota Dottrinale emessa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, firmata dal presidente cardinale Luis Ladaria e dal segretario monsignor Giacomo Morandi, dopo la diretta approvazione di Papa Francesco - chiarisce che i battesimi celebrati dal sacerdote pronunciando una formula, 'Noi ti battezziamo in nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo' diversa da quella canonica, ovvero 'Io ti battezzo...', non sono validi e il rito sacramentale va ripetuto.
"Non sono pochi gli italiani che, battezzati dai loro genitori e poi magari anche cresimati, chiedono di non appartenere più alla Chiesa cattolica - riferisce Carcano - Noi calcoliamo che in Italia possano essere circa centomila, anche se non si possono avere statistiche ufficiali. Un indizio può darlo la quantità di moduli, circa diecimila l'anno, che vengono scaricati dal nostro sito, anche se ovviamente i numeri possono essere maggiori o minori, perché c'è chi può aver chiesto lo sbattezzo non rivolgendosi all'Uaar o chi pur scaricando il nostro modulo poi non abbia materialmente provveduto a compilarlo e inviarlo. Per la Chiesa - ricorda Carcano - il battesimo è un sacramento che in quanto tale non può essere cancellato e anche il garante della Privacy ha stabilito che l'atto è comunque avvenuto. Ma il parroco che riceve la raccomandata deve comunque provvedere alla cancellazione nel suo registro, che una volta si chiamava 'cura delle anime', di quel nome dall'elenco degli appartenenti alla Chiesa cattolica, anche per gli effetti civili".