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Zaia: "Oggi in Veneto zero pazienti in terapia intensiva"

Il bilancio del governatore, che avverte: "Al di là di possibili toni 'trionfalistici' ricordo a tutti che il virus c'è sempre, anche se non fa più i danni di prima"

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09 giugno 2020 | 13.36
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"Con oggi cala il sipario sulle terapie intensive per i pazienti Covid, infatti non abbiamo più un solo malato Covid ricoverato. mentre sono solo 4 i nuovi casi positivi registrati  da ieri e 6 nuovi decessi, i dimessi sono stati in totale 3459, +12 da ieri". Lo ha annunciato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa, in cui ha fatto un bilancio ad oggi dell'epidemia in regione: "Che ha causato quasi 2 mila morti, 19 mila positivi al coronavirus, centinaia di persone ricoverate nelle terapie intensiva e 6.500 pazienti già guariti, che doneranno il loro sangue alla 'Banca del plasma'".

"Ma, al di là di possibili toni 'trionfalistici' ricordo a tutti che il virus c'è sempre, anche se non fa più i danni di prima, ma non è scomparso, e quindi raccomando ancora l'uso della mascherina al chiuso e all'aperto in presenza di assembramenti". "E per il prossimo autunno-inverno speriamo non ci sia una nuova ondata, anche se il Veneto è già pronto con l'artiglieria pesante: abbiamo infatti pronte poco meno di mille terapie intensive".

"Il sistema fieristico italiano rischia il collasso. E per questo con il presidente Bonaccini entro un paio di giorni presenteremo un business plan alla Conferenza delle Regioni che poi andrà al governo: con delle linee guida perchè le fiere devono riaprire", ha sottolineato ancora il presidente del Veneto. "Ieri con il presidente Bonaccini abbiamo avuto un incontro in videoconferenza con il ministro dell'Economia Gualtieri. In Veneto abbiamo il polo fieristico d'eccellenza di Verona che ad oggi ha perso il 60% del Fatturato pari a 65 mln di euro, mentre l'indotto perso per l'economia veronese è di 700 mln di euro, e se non riapre per fine anno perderà il 90% del giro d'affari. Il dato nazionale per i grandi poli di Milano, Bologna e Verona è di 700 mln di euro per un indotto di 7 mld di euro".

"Le Fiere chiedono certezze e per programmare gli eventi di fine anno hanno bisogno di regole certe entro fine giugno e soprattutto un'iniezione di risorse - ha spiegato Zaia - ne ha convenuto lo stesso ministro dell'Economia, e quindi entro un paio di giorni gli presenteremo il business plan , una sorta di 'lista delle richieste'. In ogni caso, sarà fondamentale l'intervento della Cassa Depositi e Prestiti in questa partita", ha concluso Zaia

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