Il Presidente della Commissione nazionale antimafia: "Da qui al 2050 dovremo fronteggiare l'arrivo di 60 milioni persone"
"E' sbagliato parlare di porti aperti e porti chiusi, i porti devono essere sottoposti a una regolamentazione". Così, il Presidente della Commissione nazionale antimafia Nicola Morra commenta con l'Adnkronos la decisione dell'Italia di assegnare alla Ocean Viking il porto di Lampedusa.
"C'è un accordo con altri governi europei - dice Morra, a Palermo per l'inaugurazione dell'anno scolastico - per cui la stessa Germania, che prima sceglieva chi prendersi, e mi riferisco ad esempio ai curdi, ha deciso di accogliere il 25 per cento di coloro che ne hanno diritto. Qui va riorganizzata la politica europea dell'accoglienza perché questi riparti avvengono per i richiedenti asilo, che non sono migranti economici".
"Mentre noi prestiamo accoglienza alle navi delle ong - continua Morra -, ci sono sbarchi in porti che avvengono su imbarcazioni private e soprattutto c'è una rotta di terra dai Balcani, che tutti dimenticano. Per cui il problema va indagato nella sua complessità". "E mi piace che queste cose possano essere dette in un luogo che deve educare alla complessità, cioè una scuola", dice ancora.
"Adesso, con calma e serietà, e soprattutto non nelle sedi di un governo nazionale ma in Unione europea, si dovrà affrontare - ha aggiunto - una questione epocale, da qui al 2050 e 2060 , come dicono tanti studiosi, dovremo fronteggiare dai 50 ai 60 milioni di esseri umani che arriveranno nel mondo mediterraneo. Tutto questo non si può affrontare con il dilemma su porti aperti o porti chiusi".