L’assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia, è intervenuto al convegno ‘Fili per il futuro delle città’
“Il progetto Fili ha in sé una serie di elementi trasversali che riguardano la salute, la digitalizzazione, la sostenibilità degli edifici, la qualità degli spazi urbani, l’accessibilità delle infrastrutture, la biodiversità e la resilienza dei territori. Tutti elementi che in qualche modo possono essere esemplificativi e qualificativi del programma regionale e degli obiettivi di sviluppo sostenibile che la Regione Lombardia si è data”. Lo ha detto l’assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione, intervenendo al convegno ‘Fili per il futuro delle città’, in corso allo Iulm di Milano.
“Questo progetto -spiega Maione- è importante perché abbiamo bisogno di modelli di sviluppo sostenibile che siano cuciti sulle peculiarità dei territori per raggiungere gli obiettivi di abbattimento delle emissioni clima-alteranti, oltre che per ridisegnare i territori in termini di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici”. “Io -aggiunge Maione- credo che l’idea di creare un modello di sviluppo territoriale a livello locale abbia anche un aspetto più interessante, e cioè che il modello possa essere replicabile anche in altri territori”. In questo senso, avverte l’assessore, “a breve usciranno una serie di bandi a sostegno dei territori per quanto riguarda ad esempio le smart street: con il bando ‘strade verdi’, ad esempio, ci saranno meccanismi premiali per i Comuni che metteranno in atto azioni di depavimentazione e creazione di luoghi vivibili e fruibili da parte dei cittadini perché siamo convinti che la moderna coesione sociale stia nella sostenibilità. Ed è solo riappropriandoci dei nostri territori che potremo raggiungeremo una sostenibilità declinata in ricchezza, vivibilità dei territori e quindi in qualità della vita”.