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Nobel per la chimica a Baker, Hassabis e Jumper: il premio per le scoperte sulle proteine

Il prestigioso riconoscimento assegnato dall'Accademia reale svedese delle scienze

Nobel per la chimica a Baker, Hassabis e Jumper - (Afp)
Nobel per la chimica a Baker, Hassabis e Jumper - (Afp)
09 ottobre 2024 | 12.06
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L’Accademia reale svedese delle scienze ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la chimica 2024, a David Baker “per la progettazione computazionale delle proteine” e, congiuntamente, a Demis Hassabis e John M. Jumper “per la previsione della struttura delle proteine”.

La motivazione

Nella motivazione dell'assegnazione del premio, l'Accademia svedese delle Scienze spiega che David Baker - americano, 62 anni docente presso l'Università di Seattle - "è riuscito nell'impresa quasi impossibile di costruire tipi di proteine ​​completamente nuovi" mentre l'inglese Demis Hassabis, 48 anni, Ceo di Google DeepMind e l'americano John Jumper, 39 anni, nato in Arkansas ma anche lui attivo a Londra pressoil Google DeepMind - "hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale per prevedere le complesse strutture delle proteine".

Scoperte che - si sottolinea - "hanno un potenziale enorme". "Una delle scoperte premiate quest'anno riguarda la costruzione di incredibili proteine. L'altra riguarda la realizzazione di un sogno vecchio di 50 anni: prevedere le strutture delle proteine ​​dalle loro sequenze di amminoacidi. Entrambe queste scoperte aprono vaste possibilità", afferma Heiner Linke, presidente del Comitato Nobel per la chimica.

Le proteine ​​sono generalmente composte da 20 diversi amminoacidi, che possono essere descritti come i mattoni della vita. Nel 2003, David Baker è riuscito a utilizzare questi blocchi per progettare una nuova proteina diversa da qualsiasi altra. Da allora, il suo gruppo di ricerca ha prodotto una creazione proteica dopo l'altra, tra cui proteine ​​che possono essere utilizzate come prodotti farmaceutici, vaccini, nanomateriali e minuscoli sensori.

La seconda scoperta riguarda la previsione delle strutture proteiche. Nelle proteine, gli amminoacidi sono collegati tra loro in lunghe stringhe che si ripiegano per creare una struttura tridimensionale, decisiva per la funzione della proteina. Dagli anni '70, i ricercatori avevano cercato di prevedere le strutture proteiche dalle sequenze di amminoacidi, ma questo era notoriamente difficile. Tuttavia, quattro anni fa, c'è stata una svolta sorprendente. Infatti nel 2020, Demis Hassabis e John Jumper hanno presentato un modello di intelligenza artificiale chiamato AlphaFold2.

Con il suo aiuto, sono stati in grado di prevedere la struttura di praticamente tutte le 200 milioni di proteine ​​che i ricercatori hanno identificato. Sin dalla loro scoperta, AlphaFold2 è stato utilizzato da oltre due milioni di persone provenienti da 190 paesi. Tra le infinite applicazioni scientifiche, i ricercatori possono ora comprendere meglio la resistenza agli antibiotici e creare immagini di enzimi in grado di decomporre la plastica.

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