Sta avendo effetto anche sui mercati finanziari globali, poiché mette in discussione il predominio tecnologico occidentale
Il mondo dell’intelligenza artificiale in queste ore è scosso dall’inaspettata ascesa di DeepSeek, un modello sviluppato da High-Flyer Capital Management, una società cinese con sede a Hangzhou. Citato come uno dei più grandi progressi dell’Ai, l’irrompere di DeepSeek sulla scena globale sta avendo effetto anche sui mercati finanziari globali, poiché mette in discussione il predominio tecnologico occidentale.
Secondo un’indagine della testata specializzata The Information, DeepSeek ha superato o eguagliato le prestazioni dei modelli sviluppati dai giganti dell’Ai statunitensi, come OpenAI, Meta e Anthropic. Questo progresso ha generato preoccupazione tra i ricercatori di Meta, che hanno messo in piedi diverse “war rooms” per analizzare il funzionamento di DeepSeek e migliorare i modelli, Llama tra tutti. Ciò che rende il successo di DeepSeek ancora più straordinario è la sua efficienza. Il modello utilizza meno risorse computazionali rispetto ai concorrenti americani, riuscendo comunque a ottenere risultati di alto livello. Questo elemento solleva domande tra chi investe nel settore: ha senso spendere decine di miliardi di dollari in ricerca se i cinesi riescono (di nuovo) a fare lo stesso con meno soldi?
Un altro vantaggio è che il software per ora è gratuito, open source e open-weight, cioè consente agli sviluppatori di scaricare il modello gratuitamente o di utilizzarlo tramite Api cloud a costi molto inferiori rispetto ai servizi di OpenAI o Anthropic. Questa strategia ha attirato sviluppatori e aziende in cerca di soluzioni più economiche e personalizzabili, come Together AI e SuperFocus. Certo, se poi gli chiedi di Tienanmen o di Xi Jinping, il modello non risponde. E non è chiaro quanto della propaganda del regime cinese sia stato “preinstallato”.
L’eco del successo di DeepSeek non si è limitata al settore tecnologico. La notizia ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari, con un calo significativo delle azioni delle principali aziende tecnologiche statunitensi. Nasdaq e S&P 500 nel pre-market hanno subito perdite rispettivamente del 3,2% e dell’1,9%, mentre Nvidia, leader nella produzione di chip per l’Ia, ha registrato una flessione superiore al 6%.
In parallelo, le aziende cinesi legate all’Ia, come Merit Interactive, hanno visto aumenti significativi nelle loro quotazioni. L’emergere di DeepSeek ha dimostrato che è possibile sviluppare modelli avanzati senza l’accesso ai chip più moderni, sfidando l’assunto secondo cui il dominio tecnologico si basa esclusivamente sulla superiorità hardware.
L'ascesa dell’Ai cinese ha avuto un impatto significativo non solo sulle aziende tecnologiche americane, ma anche sui principali fornitori di componenti per l'industria dell'intelligenza artificiale, come Asml, il gigante olandese leader nella produzione di macchinari per la litografia avanzata utilizzati nella fabbricazione di chip. Asml ha visto un calo delle sue azioni di oltre l’8% in seguito alla diffusione della notizia del successo di DeepSeek. Questo riflette una crescente preoccupazione tra gli investitori riguardo la sostenibilità delle valutazioni elevate delle aziende legate ai semiconduttori. La capacità di DeepSeek di funzionare con chip meno avanzati ha messo in discussione la necessità di investimenti massicci nelle tecnologie più recenti e costose, ridimensionando la percezione del ruolo essenziale dei macchinari di Asml nel futuro dell’Ai.
Asml, da anni un pilastro del settore tecnologico grazie alla sua tecnologia di litografia ultravioletta estrema (Euv), si trova ora in una posizione delicata. Se il modello di DeepSeek dimostra che l’Ia può evolversi senza dipendere dai chip più avanzati, il suo business potrebbe subire pressioni. L’idea che l’efficienza dei modelli di intelligenza artificiale possa ridurre la domanda di chip di fascia alta mette a rischio la catena del valore su cui Asml e altri attori del settore hanno costruito le loro strategie di crescita. A livello geopolitico, il successo di DeepSeek aggrava la sfida per Asml, già vincolata dalle restrizioni imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti sulla vendita di tecnologie avanzate alla Cina. Se le aziende cinesi dimostrano di poter competere senza accedere a tecnologie occidentali di punta, il dominio occidentale nel settore dei semiconduttori potrebbe essere compromesso.
In definitiva, il caso DeepSeek non solo ridefinisce il ruolo della Cina nel settore dell’intelligenza artificiale, ma getta anche un’ombra di incertezza sui giganti globali dei semiconduttori come Nvidia e Asml. (di Giorgio Rutelli)