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Rubens torna a splendere: PwC Italia sostiene il restauro del “Cenacolo” alla Pinacoteca di Brera

Dopo Picasso, un nuovo tassello nella collaborazione tra PwC Italia e la Pinacoteca di Brera: il capolavoro di Rubens sarà restaurato sotto gli occhi del pubblico, in un laboratorio aperto che racconta la bellezza del prendersi cura dell’arte.

Rubens torna a splendere: PwC Italia sostiene il restauro del “Cenacolo” alla Pinacoteca di Brera
07 aprile 2025 | 11.11
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C’è un filo invisibile che unisce impresa e cultura, e che ogni tanto si fa visibile in gesti concreti. È il caso di PwC Italia che, dopo il successo di “Sguardi dalla Torre – Picasso”, rafforza la sua collaborazione con la Pinacoteca di Brera con un nuovo progetto di grande valore simbolico: il restauro del Cenacolo di Pieter Paul Rubens, uno dei gioielli della collezione milanese.

Un impegno che va oltre la semplice sponsorizzazione: è una vera dichiarazione d’amore per l’arte e per la responsabilità sociale, parte integrante del progetto “PwC per la cultura”, che punta a valorizzare il patrimonio artistico italiano rendendolo accessibile, vivo, condiviso.

Un restauro che diventa esperienza

Non un’opera nascosta dietro i pannelli di un cantiere, ma un’opera che respira, che racconta se stessa mentre viene curata. Il restauro del Cenacolo di Rubens avverrà “a vista”, proprio all’interno della Pinacoteca, permettendo ai visitatori di seguire passo dopo passo il lavoro meticoloso degli esperti. Un’opportunità rara: vedere l’arte mentre si rigenera, mentre torna alla luce, mentre le mani dei restauratori riportano alla vita quei dettagli che il tempo aveva velato. Un’esperienza che avvicina il pubblico all’anima dell’opera, alla sua storia, e al lavoro silenzioso ma straordinario di chi custodisce la nostra memoria visiva.

Il lavoro dietro le quinte (ma non troppo)

Il restauro sarà guidato da Andrea Carini, responsabile del laboratorio di Brera, insieme a un team multidisciplinare formato da restauratori, storici dell’arte e scienziati. Un lavoro fatto di attenzione, pazienza e tecnologia. Si parte con una fase di studio approfondito, grazie a strumenti diagnostici che svelano ciò che l’occhio non vede: i disegni preparatori, i ripensamenti dell’artista, gli strati nascosti sotto la superficie. Poi arriva il momento della pulitura, per rimuovere ciò che il tempo ha depositato e che offusca la visione originale. Infine, il ritocco pittorico, nei punti in cui il colore è andato perduto, con materiali compatibili e reversibili. Un lavoro minuzioso che richiede competenze, sensibilità e rispetto per l’opera e per la sua storia.

Il valore di un gesto

L’amministratore delegato di PwC Italia, Giovanni Andrea Toselli, ha espresso con chiarezza lo spirito che anima questo progetto: “Contribuire al recupero di parti del nostro immenso patrimonio culturale è alla base del progetto 'PwC per la cultura'. Proseguire il percorso di collaborazione con la Pinacoteca di Brera sostenendo il restauro di un'opera così importante ci rende quindi particolarmente orgogliosa. Vogliamo continuare a rendere concreto il nostro impegno in ambito culturale nei confronti delle comunità in cui operiamo e da cui traiamo valore”. Con oltre 9.000 professionisti in Italia, PwC continua a dimostrare che anche il mondo del business può e deve avere un ruolo attivo nella tutela del patrimonio culturale, parlando alle nuove generazioni e costruendo ponti tra passato e futuro.

Brera, cuore pulsante della cultura

A fare eco a questo entusiasmo è Angelo Crespi, Direttore Generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense: “Sono davvero felice della collaborazione con PwC. Ringrazio il presidente Andrea Toselli che è stato il primo, tra i nostri stakeholder, a firmare il Patto per Brera impegnandosi a sostenere le linee strategiche. Il supporto al nostro laboratorio trasparente di restauro e al restauro di un capolavoro di Rubens dimostra ulteriormente l'impegno del progetto culturale di PwC che ha introiettato i valori della responsabilità sociale nei riguardi del patrimonio artistico. Patrimonio artistico che non è solo un generatore di senso e bellezza ma soprattutto un giacimento di identità per l'Italia e Milano e che trova nella Pinacoteca di Brera una delle sue massime espressioni”. In un momento storico in cui la cultura ha bisogno di cura, visione e alleanze solide, questa iniziativa dimostra che lavorare insieme – pubblico e privato, arte e impresa – è non solo possibile, ma necessario. Perché ogni opera d’arte che torna a splendere è un regalo che facciamo a noi stessi. E al nostro futuro.

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