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Louvre in pessime condizioni, l'offerta della Lombardia: "Pronti a ospitare la Gioconda"

Anche la discendente di Monna Lisa accoglie la proposta. Emmanuel Macron ha annunciato un sopralluogo

'La Gioconda' di Leonardo Da Vinci - Agenzia Fotogramma / Ipa
'La Gioconda' di Leonardo Da Vinci - Agenzia Fotogramma / Ipa
24 gennaio 2025 | 17.45
LETTURA: 6 minuti

Il Louvre 'soffre' di infiltrazioni d'acqua e 'sovraffollamento', a rivelarlo è la lettera preoccupata della direttrice del noto museo di Parigi, Laurence Des Cars. Secondo la donna, le condizioni del museo mettono a rischio la conservazione delle opere d'arte e per questo motivo l’assessora lombarda alla Cultura, Francesca Caruso, si è detta pronta a ospitare in Lombardia l'opera più nota di Leonardo Da Vinci. Una proposta accolta persino dalla discendente di Monna Lisa Gherardini, che ispirò la Gioconda. "Permetterebbe a molte persone di poterla ammirare evitando di doversi spostare nella Villa Lumière", ha detto Natalia Strozzi all'Adnkronos.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che si recherà martedì pomeriggio al Louvre per fare un sopralluogo e per parlare con i responsabili del deterioramento del più grande museo al mondo. "Il Louvre è un simbolo della Francia, è motivo di orgoglio francese. Sarebbe sbagliato decidere di non voler ascoltare e di non voler vedere i rischi che affliggono oggi il museo", ha detto all'Afp un funzionario dell'entourage presidenziale che ha chiesto di restare anonimo.

La lettera: "Infiltrazioni e sovraffollamento"

E' stata una lettera al ministro della Cultura francese, Rachida Dati, che doveva restare riservata ma che è trapelata sulla stampa, come ha rivelato il quotidiano 'Le Parisien' ieri giovedì 23 gennaio, a far scoppiare il caso del Louvre che 'soffre' di infiltrazioni d'acqua e 'sovraffollamento', mettendo in cattiva luce anche la collocazione della Gioconda di Leonardo da Vinci. Des Cars, la prima donna a guidare il museo di Parigi in oltre 230 anni storia, ha scritto al ministro che il deterioramento delle strutture del Louvre minaccia la sua collezione d'arte di fama mondiale.

C'è una "proliferazione di danni negli spazi del museo, alcuni dei quali sono in pessime condizioni", ha scritto Des Cars nella lettera. La direttrice ha poi aggiunto che alcune sezioni del museo "non sono più impermeabili, mentre altre subiscono notevoli variazioni di temperatura, mettendo a rischio la conservazione delle opere d'arte". È necessaria una profonda revisione del museo, ha aggiunto Des Cars, nonostante le complicazioni esterne dovute alla chiusura per cinque anni del Centre Pompidou per la sua ristrutturazione e alla crisi di bilancio del governo francese.

"Rivalutare" l'esposizione della Gioconda

Il Louvre è anche il museo più popolare al mondo, con circa 8,7 visitatori registrati nelle sue gallerie nel 2024. Tuttavia, questa popolarità sta causando una "pressione fisica" sull'edificio, mentre gli spazi per i visitatori "per fare una pausa" stanno diventando sempre più scarsi, ha scritto la direttrice al ministro. "Le opzioni di ristorazione e i servizi igienici sono insufficienti, ben al di sotto degli standard internazionali. La segnaletica ha bisogno di una riprogettazione completa", ha precisato Des Cars. Ha anche esaminato l'elemento più moderno del museo - la piramide di vetro progettata dall'architetto cino-americano I. M. Pei e inaugurata nel 1989 - per le sue "gravi carenze". Secondo Des Cars, la piramide intrappola il calore come una serra, rendendo "inospitali" gli eventi estivi. La lettera cita anche l'attrazione principale del museo, la Gioconda di Leonardo da Vinci.

Secondo le rilevazioni del Louvre, circa l'80% dei possessori di biglietti si reca nella Salle des États per vedere il ritratto della Monna Lisa: si tratta di 20mila-30mila visitatori al giorno, ben al di là di quanto la storica galleria era destinata ad accogliere. Des Cars ha sottolineato nella lettera la necessità di "rivalutare" l'esposizione della Gioconda, con un'alternativa, una sala dedicata appositamente all'enigmatico capolavoro. Da quando ha assunto la direzione del museo nel 2021, Des Cars ha parlato pubblicamente della necessità di migliorare le operazioni quotidiane del museo. Nella sua nota al ministero, ha anche sostenuto l'idea di costruire un secondo ingresso rispettivo alla piramide.

Una spesa senza precedenti

Il Louvre è un museo nazionale, quindi una percentuale significativa dei suoi costi operativi, compresa la manutenzione, è a carico dello Stato. Una ristrutturazione dell'entità ritenuta necessaria da Des Cars sarebbe una spesa senza precedenti.

''Sarebbero necessari almeno 100 milioni di euro di investimenti, in particolare per lavori di restauro prioritari, di cui solo 26 milioni sono assicurati nel 2024, il resto dovrà essere scaglionato fino al 2032, per mancanza di budget ", ha detto all'Afp una fonte ben informata. In totale, la direzione del museo ha stimato in 500 milioni l'investimento necessario per la manutenzione, il restauro e la riqualificazione del palazzo e ulteriori 400 milioni per la costruzione del nuovo ingresso e di nuove sale che potrebbero ospitare la Gioconda e mostre temporanee.

L'ultima grande fase di lavori del museo si è conclusa nel 1995 con la fine della costruzione del Grand Louvre voluta da François Mitterrand. Il museo aveva, in circa dieci anni, triplicato le sue dimensioni aprendo nuovi spazi espositivi, ma anche aree tecnico-scientifiche e di accoglienza che mancavano, in particolare la piramide e la sua grande sala. Progettate per ospitare 4 milioni di visitatori, queste strutture stanno ora raggiungendo i loro limiti con un numero di presenze più che raddoppiato, fa notare l'emittente Bfmtv.

L'assessora Caruso: "Pronti a ospitare 'La Gioconda' in Lombardia"

"Siamo pronti a ospitare ‘La Gioconda’ in Lombardia", ha commentato l'assessora regionale alla Cultura, Francesca Caruso. "Non entro in merito alle precise osservazioni del presidente sullo stato del museo - aggiunge Caruso - ma accolgo l’appello relativo alla ricerca di una collocazione diversa. Direi che in attesa delle decisioni del governo francese in merito a spostamenti o ristrutturazioni, noi in Lombardia siamo ben lieti di ospitare questa opera che rappresenta al meglio l’arte e la cultura italiana ed è patrimonio dell’intera umanità".

“Una ‘ospitalità’ – conclude l’assessore Caruso – che avrebbe un significato ancor più forte se proiettata in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Sarebbe il miglior modo per rendere fruibile questo splendore del genio italiano al grande pubblico che verrà in Lombardia e deciderà di visitare le opere di Leonardo Da Vinci in quello che amo chiamare 'circuito vinciano'".

Discendente Monna Lisa: "Bisogna proteggere la Gioconda"

"Non è male l'idea dell'assessore regionale alla Cultura della Lombardia di 'ospitare' per un periodo la Gioconda visti i problemi in cui versa il museo Louvre di Parigi", ha dichiarato all'Adnkronos Natalia Strozzi, discendente di Monna Lisa Gherardini, che ha ispirato la Gioconda di Leonardo da Vinci. "Permetterebbe a molte persone di poterla ammirare evitando di doversi spostare nella Villa Lumière", ha aggiunto dalla sua tenuta di Cusona in Toscana.

"E' raro vedere il ritratto della Gioconda nei musei italiani perchè il celebre dipinto, effettivamente, ha viaggiato pochissimo. Anzi suggerirei all'assessore regionale della Lombardia di accostare alla Monna Lisa del Louvre il quadro battezzato 'Earlier Mona Lisa' (o 'Isleworth Mona Lisa') che Leonardo realizzò circa 10 anni prima, oggi a Zurigo. Nel primo 'ritratto' Monna Lisa è più giovane, più luminosa, 'leonardesca', mentre il dipinto del Louvre sembra essere stato commissionato da un Medici, quando Leonardo non era più a Firenze, e solo successivamente viaggiò con lui fino in terra di Francia".

Natalia Strozzi sottolinea, inoltre, che "deve essere il Museo del Louvre a farsi carico di una decisione così importante. Del resto Leonardo da Vinci la vendette al re di Francia, quindi è giusto che rimanga a Parigi e non ritorni nel nostro Paese, come qualcuno auspica, quasi per rispettarne la volontà. Bisogna proteggere la Gioconda - auspica - e se non dovesse arrivare in Italia, spero che il Louvre possa spostarla in un ambiente più idoneo e adeguato alla sua fama e popolarità".

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